Bangladesh, la “bambina lupo”: 12 anni, coperta di peli

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Maggio 2016 - 07:50 OLTRE 6 MESI FA
Bangladesh, la "bambina lupo": 12 anni, coperta di peli

Bangladesh, la “bambina lupo”: 12 anni, coperta di peli

ROMA – A soli 12 anni Bithi ha il corpo ricoperto di peli: questa ragazzina del Bangladesh soffre della sindrome “del lupo mannaro”, una disfunzione che sembra non avere cura. Ecco cosa si legge sul Daily Mail:

Bithi Akhtar ha 12 anni, è nata in Bangladesh e soffre di una rara malattia nota come “sindrome del lupo mannaro”, che la copre di peli dalla testa i piedi. Altri medici sostengono si tratti di eccessiva crescita dei peli dovuta a “irsutismo”. Dice la madre Beauty Akhtar, 27 anni: «Abbiamo cercato ovunque ma nessuno riesce ad aiutarla. I suoi peli non smettono di crescere. Inoltre, con la pubertà, le è cresciuto il seno a dismisura. Mia figlia non riesce a stare in piedi per quanto sono grandi i suoi seni, le arrivano fin sotto lo stomaco. Ha grandi dolori e non può camminare né stare seduta dritta. Era bravissima a scuola ma non può più andarci».Il padre Abdur Razzak, porta i passeggeri in motocicletta dal traghetto alla capitale Dhaka: «Ho speso tutti i miei soldi per mia figlia, ma i trattamenti non hanno dato risultati. Non ce la faccio più a vederla vivere come una reclusa. Ho chiesto un prestito di 100 sterline alla banca e l’ho portata in ospedale dagli specialisti. Speriamo bene».

Louisa Manning, americana, non soffre della stessa malattia. Ma all’età di Bithi era stata soprannominata “ragazza lupo” da alcuni bulli a scuola. Anni dopo si è presa una bella rivincita. Louisa è cresciuta, raggiungendo il suo peso forma e diventando una bellissima ragazza, che è riuscita a vendicarsi dei bulli che la perseguitavano. Proprio uno dei bulli che la prendeva in giro, infatti, l’ha rivista anni dopo ad un ballo natalizio dell’università di Oxford, dove studia la giovane, che ora ha 22 anni. Lui, non riconoscendola, le ha chiesto di uscire. Lei ha accettato, ma poi non si è presentata all’appuntamento. Per lui solo una lettera, recapitata dal cameriere, e una foto, in cui Louisa ha scritto:

“Mi dispiace non potermi unire a te questa sera. Ti ricordi otto anni fa quand’ero grassa e mi prendevi in giro? No? Bene, io sì, perché ho trascorso i successivi tre a mangiare meno di una mela al giorno, poi ho anche cominciato a saltare i pasti. Ricordi le sopracciglia spesse per cui mi deridevi? Le gambe pelose che tanto ti disgustavano? Ricordi che ogni giorno per tre anni tu e i tuoi amici mi chiamavate Manbeast? Probabilmente no, perché sennò otto anni più tardi non mi avresti mai ritenuta abbastanza scopabile da trattarmi come un essere umano. Così ho pensato di mandarti questo promemoria e la prossima volta che penserai a me, guarda la ragazza della foto, perché è quella che ti ha appena bidonato”.