Brexit, Gran Bretagna fuori dall’Ue: ironia sui social #hellone

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Giugno 2016 - 13:05 OLTRE 6 MESI FA
Brexit, Gran Bretagna fuori dall'Ue: ironia sui social #hellone

Brexit, Gran Bretagna fuori dall’Ue: ironia sui social #hellone

ROMA – Ironia sui social, in particolar modo su Twitter, nel commentare il sì a Brexit e quindi il sì all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Tra la metafora calcistica con Antonio Conte, neo allenatore del Chelsea che “non è neanche arrivato che già escono dall’Europa”, e la metafora alla Maria De Filippi, con la Regina Elisabetta che “dice”, “no Maria, io esco”, c’è grande ironia in Italia per la notizia.

La Gran Bretagna ha quindi scelto la Brexit, l’uscita dall’Unione europea. Ma che cosa implica questo per i cittadini europei? Quali conseguenze ha nella loro vita di tutti i giorni, compresa quella dei tantissimi italiani che vivono a Londra? Il quotidiano online UrbanPost ne elenca alcuni. Eccoli.

Fine della libera circolazione dei cittadini dai Paesi dell’Ue verso la Gran Bretagna. Con Brexit per il Regno Unito saltano gli accordi di Schengen: ciò significa che i cittadini degli altri Stati europei avranno le stesse “difficoltà” d’accesso oltremanica che oggi hanno gli extracomunitari e che ogni singola nazione dovrà rinegoziare in proprio un eventuale accordo.

Investimenti a rischio. Ci sono rischi a breve termine per chi ha risparmi/investimenti in Sterlina e in Euro. Sono le conseguenze più banali dello shock finanziario causato dal voto. Il consiglio degli esperti è di non affrettare decisioni, ma di programmare un progressivo passaggio a valute o beni rifugio, come Franco Svizzero, Yen e oro. Proprio quest’ultima materia prima è stata la prima ad apprezzarsi dopo la comunicazione dell’esito referendario.

Contratti di lavoro a rischio. I contratti di lavoro dei cittadini Ue impiegati nel Regno Unito rischiano di dover essere completamente rinegoziati, in conseguenza della fine della libera circolazione sancita da Schengen.

Ricerca scientifica a rischio ridimensionamento. Ci potrebbe essere un pesante esodo di ricercatori, inglesi e non, verso altri paesi. Almeno questo ipotizza il quotidiano The Independent in una recente inchiesta: la Gran Bretagna riceve infatti oltre il 25% dei finanziamenti europei per la ricerca.