Carlo Sibilia, M5s: “Governo? Non serve fiducia delle Camere”. Ma la Costituzione dice…

di Gianluca Pace
Pubblicato il 1 Marzo 2013 - 09:55| Aggiornato il 17 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Per governare non c’è bisogno della fiducia di nessuna delle due Camere. E’ semplice”. Questa la gaffe di Carlo Sibilia, neo-eletto del Movimento Cinque Stelle nel Collegio Campania 2 alla Camera dei Deputati, prima su Facebook poi in un’intervista concessa al sito urbanpost.it.

Prima in un commento su Facebook Carlo Sibilia scrive: “Per governare non c’è bisogno della fiducia di nessuna delle due Camere. Art. 94 della Costituzione. E’ semplice e così faremo”.

Poi, intervistato da urbanpost.it conferma: “Per quanto riguarda la fiducia l’art. 94 parla chiaro: non è scritto da nessuna parte che il Governo debba dimettersi se non ottiene la fiducia di una o entrambe le Camere“.

Naturalmente l‘articolo 94 della Costituzione tutto dice tranne quello che sostiene Carlo Sibilia. Ecco il testo dell’articolo 94 della Costituzione:

“Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.

Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.

Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.

Il voto contrario di una o d’entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni.

La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione.”

“Su una proposta” è esattamente il concetto che deve esser sfuggito al neo deputato Carlo Sibilia. Un Governo infatti deve prima ottenere la fiducia in entrambi i rami del Parlamento. Lo stesso Governo, successivamente,  non ha obbligo di dimissioni se, nell’esercizio ordinario della sua funzione, non raccoglie il consenso su di una determinata proposta da una delle due Camere.