Palermo, Carmela Petrucci uccisa a 17 anni. Difendeva la sorella dall’ex Samuele

Pubblicato il 19 Ottobre 2012 - 19:00| Aggiornato il 20 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA

PALERMO – Si è messa in mezzo per difendere la sorella da un ex troppo insistente. E’ morta così Carmela Petrucci, 17 anni, nell’androne del suo palazzo in via Uditore 14, a Palermo. La giovane è stata accoltellata dall’ex della sorella, Samuele Caruso, durante una lite furiosa tra i due. Il corpo di Carmela è stato ritrovato venerdì mattina dalla polizia. Accanto a lei a vegliare sul cadavere, la sorella Lucia, anche lei ferita a coltellate da quell’amore troppe volte respinto.

Lucia ha poi indicato agli agenti chi fosse il responsabile di tanta efferatezza. Poco dopo la polizia ha rintracciato e arrestato l’assassino. Il giovane, che ha 22 anni, è stato catturato nella stazione di Bagheria.

Le due sorelle frequentavano entrambe il liceo classico Umberto. In lacrime davanti al palazzo ci sono alcuni compagni della terza L. Le ragazze, infatti, oltre a frequentare la stessa scuola erano anche compagne di classe perché Carmela aveva fatto la “primina”. “Erano tornate martedì dal viaggio di studio di tre settimane a Brighton – racconta una compagna di scuola, Giorgia Castellini, 18 anni – avevano superato i test ed erano state selezionate entrambe. Erano partite a fine settembre. Eravamo amiche, avevamo un buon rapporto a scuola ma non uscivamo mai insieme la sera o il sabato. Non ho idea delle frequentazioni né delle loro relazioni sentimentali”.

Le due sorelle erano state accompagnate sul luogo del delitto dalla nonna che le aveva lasciate sotto casa. Scese dall’auto le due si sono rapidamente avvicinate al portone, come se ci fosse qualcuno ad attenderle.

Lui si chiama Samuele Caruso e ha 22 anni. Caruso si sarebbe ferito a una mano durante l’aggressione e anche attraverso le tracce di sangue lasciate da via Uditore, dove ha avuto luogo l’omicidio. Caruso non avrebbe accettato la fine della relazione con Lucia e avrebbe continuato a perseguitarla anche se non risulterebbero a suo carico denunce di molestie da parte della ragazza.

Secondo le prime ricostruzioni, il giovane e la sorella della vittima avevano avuto una relazione di un anno alla quale Lucia Petrucci aveva posto fine. Ma l’ex fidanzato non si sarebbe mai rassegnato alla decisione della giovane, continuando a molestarla e a contattarla nel tentativo di farle cambiare idea. Venerdì l’ultima lite durante la quale sarebbe intervenuta Carmela, la sorella minore, che avrebbe cercato di proteggere Lucia facendole scudo con il suo corpo e prendendosi così le coltellate mortali.

Il giovane è stato rintracciato nella stazione di Bagheria grazie alle celle telefoniche del suo cellulare. Portato in caserma, Samuele ha confessato ed ha ammesso di aver ucciso a coltellate Carmela. “Ho perso la testa, non sapevo quello che facevo”, le poche parole pronunciate dal giovane al pm che lo interrogava in questura dove era stato condotto alcune ore prima dopo essere stato fermato alla stazione di Bagheria.