Charlie Hebdo: Barack Obama in fuga dai poliziotti bianchi FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Novembre 2016 - 19:15| Aggiornato il 10 Novembre 2016 OLTRE 6 MESI FA
Charlie Hebdo, la copertina: Barack Obama in fuga dai poliziotti armati FOTO

Charlie Hebdo, la copertina: Barack Obama in fuga dai poliziotti armati FOTO

PARIGI – “Obama torna ad essere un cittadino come gli altri”: e come tutti gli altri cittadini afroamericani degli Stati Uniti deve stare attento alla polizia. Questo il senso della nuova copertina di Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese la cui redazione venne colpita da un attentato terroristico il 7 gennaio del 2015.

La copertina spiega graficamente il senso del nuovo numero, seguito all’elezione di Donald Trump alla presidenza americana. Per mostrare la ritrovata “normalità” del presidente uscente il settimanale satirico francese ha puntato su una copertina gialla che lo ritrae terrorizzato mentre fugge a gambe levate da due poliziotti bianchi che gli sparano addosso.

Una scelta che simboleggia, per Charlie Hebdo, il grande cambiamento in atto negli Stati Uniti con l’elezione del candidato repubblicano. Il problema delle tensioni razziali e il crescente numero di cittadini neri uccisi da poliziotti bianchi è un tema caldissimo dell’attualità americana e durante la campagna presidenziale Trump non ha risparmiato pesanti dichiarazioni nei confronti della comunità afroamericana.

Charlie Hebdo aveva fatto di recente parlare di sé soprattutto in Italia per una copertina che ironizzava sul terremoto che il 24 agosto ha devastato Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto. “Sisma all’italiana”: questo il titolo del disegno della discordia. Tre i “piatti” proposti, “Penne al pomodoro”, con un uomo insanguinato, “Penne gratinate”, con una donna ferita, e “Lasagne”, con diversi strati di detriti in luogo della pasta. E i corpi delle vittime che escono fuori dai vari piani della “lasagna”, sangue invece di pomodoro. Una provocazione talmente forte che si è guadagnata la querela del sindaco di Amatrice, oltre allo sdegno generale.