Ciliegi in fiore nel parco Shinjuku Gyoen di Tokyo FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Aprile 2016 - 12:22 OLTRE 6 MESI FA

TOKYO – I giapponesi visitano i parchi della città per ammirare lo spettacolo della fioritura. Sfumature di rosa e viola avvolgono Tokyo. E’ un vero e proprio Festival della primavera.

La fioritura dura due settimane e i turisti scelgono questo periodo per visitare Tokyo. Sono molti i luoghi dove è possibile ammirare i ciliegi in fiore: Il  parco di Ueno, il parco Asukayama, il fiume Megurogawa, i giardini del palazzo imperiale. Oltre 1000 alberi di ciliegio arredano la città di Tokyo.

Come scrive Wikipedia, osservare i ciliegi in fiore, in Giappone è una vera e propria usanza

“L’ Hanami (lett. “ammirare i fiori”) è la tradizionale usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi, in particolare di quella dei ciliegi i cui fiori si chiamano sakura. La varietà di questi alberi di ciliegio, usati a scopo ornamentale, si chiama Prunus × yedoensis, conosciuta anche con il nome Somei Yoshino.

Questa tradizione, antica di più di un millennio, è ancora molto sentita in Giappone tanto da provocare anche vere e proprie migrazioni di milioni di giapponesi dalle loro città verso le 60 località più famose del Paese, inoltre ci sono le previsioni per la fioritura, come quelle meteorologiche, per sapere esattamente quando comincia la fioritura e fino a quanto dura. Lo spettacolo dei sakura in fiore occupa gran parte della primavera e si può ammirare da inizio aprile (nel sud dell’isola di Honshu) fino a metà maggio (nella settentrionale Hokkaidō).

Al giorno d’oggi la festa consiste, oltre che nell’ammirare la fioritura, nel consumare un sostanzioso picnic, spesso a base di sushi con birra e sake in abbondanza, all’ombra degli alberi fioriti.

I festeggiamenti continuano anche durante la notte, dove l’Hanami cambia nome in Yozakura (夜桜? lett. “La notte del Ciliegio”) e i sakura vengono illuminati appositamente con delle luci.

Il fiore del Ciliegio, la sua delicatezza, la brevità della sua esistenza sono per i giapponesi il simbolo della fragilità, ma anche della rinascita, della bellezza dell’esistenza”.

Foto Ansa