Civitanova Marche, “coniugi uccisi da Inps ed Equitalia”. Boldrini contestata

Pubblicato il 6 Aprile 2013 - 12:40 OLTRE 6 MESI FA

CIVITANOVA MARCHE (MACERATA) – Romeo Dionisi e Annamaria Sopranzi sono stati “uccisi dallo Stato, dall’Inps e da Equitalia”. Lo sostengono i familiari dei due coniugi che si sono uccisi a Civitanova Marche per la crisi. La città è sconvolta dall’accaduto: al suo arrivo per ricordare i suicidi, la presidente della Camera Laura Boldrini è stata contestata.

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I familiari contro Boldrini: ”Faceva meglio a non venire”. ”Faceva meglio a non venire”.Questa la frase che la sorella di Romeo Dionisi ha detto all’arrivo della presidente della Camera Laura Boldrini. Uno sfogo, quello dei parenti, confermato da più fonti. I conoscenti intanto ripetono che nessuno aveva capito il loro dramma: ”Li ha uccisi la dignità”.

Lo sfogo della sorella di Romeo Dionisi contro Laura Boldrini è stato rivolto al personale del servizio di sicurezza della Camera che stava facendo un sopralluogo in vista della visita della presidente.

Anche il cognato di Romeo Dionisi, Giuseppe Giudici, è indignato: “Tanto è inutile girarci attorno, lo sanno tutti chi li ha uccisi: l’Inps, che inseguiva Romeo da quattro anni. Ma anche Equitalia. Insomma lo Stato. Vale per loro ma anche per tanta altra brava gente. Romeo e Anna non volevano chiedere aiuto ed erano terrorizzati”.

Boldrini: non potevo non venire. ”Bisogna dare più misure di protezione sociale in un momento in cui la crisi è pesante”. Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini a Civitanova Marche. ”Ero nelle Marche quando ho saputo e non potevo non venire. E’ una tragedia che ha sconvolto il Paese”.

(Video Tg2 via Corriere Tv)

Fornero: Turbata, riforme per tutelare la famiglia. Intanto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, dice alla Stampa: ”Sono profondamente addolorata per questo fatto tremendo. E per la solitudine che devono aver vissuto queste tre persone. Evidentemente hanno sentito troppo forte il peso della crisi che stiamo vivendo. Adesso, dobbiamo onorare la loro memoria lavorando in modo costruttivo, tanto piu’ che ci sono piccoli segnali di ripresa”.

”Un drammatico episodio – osserva Fornero – che aggiunge dolore al mio stato abbastanza pesante di questi giorni in cui ho continuato a lavorare con il massimo impegno. E sia chiaro: non per creare problemi, ma per risolverli. Perché oggi – aggiunge – chi punta il dito contro di me e il governo che rappresento, accusandomi di eccessiva rigidità, se non avessi fatto quello che ho fatto, per esempio l’innalzamento dell’eta’ per la pensione, mi avrebbe attaccato per inefficienza”.

Sulle riforme del lavoro e delle pensioni, il ministro conferma la sua linea, rivolta alla tutela e alla salvaguardia ”non dell’Italia – spiega, – ma delle famiglie italiane che ho avuto e che ho a cuore. Perché se non ci fossimo impegnati in quella direzione, se non avessimo fatto quelle scelte sarebbe stato un disastro per tutte le famiglie del nostro Paese”.