Comandante della Pia Air fa il pisolino in business durante il volo FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Maggio 2017 - 07:10 OLTRE 6 MESI FA
Comandante della Pia Air fa il pisolino in business durante il volo FOTO

Comandante della Pia Air fa il pisolino in business durante il volo

ISLAMABAD –  Amir Hasmi, comandante della PIA (Pakistan International Airlines, compagnia aerea del Pakistan), è stato sospeso per essersi fatto un pisolino in business class durante un volo internazionale e aver lasciato i comandi a un ufficiale in formazione.

La compagnia aerea ha annunciato che porterà avanti una causa ai danni del comandante che ha tranquillamente “schiacciato un pisolino” di due ore e mezza.

Secondo i report consegnati alle autorità, il capitano Hasmi è stato scoperto mentre dormiva nella cabina passeggeri durante il volo PK-785 da Islamabad a Londra e l’aereo, su cui a bordo c’erano 300 passeggeri, era condotto dall’ufficiale in formazione Ali Hassad Yaznadi, spiega The Express Tribune.

La PIA inizialmente era riluttante a prendere provvedimenti nei confronti dell’influente comandante Hashmi, ex presidente della Pakistan Air Lines Pilots Association (PALPA), fino a quando la questione non è giunta ai vertici della Aviation Division. Alcune fonti hanno riferito al The Express Tribune che il 26 aprile scorso Hasmi aveva lasciato il controllo totale della cabina di pilotaggio al primo ufficiale in prova Ali Hassan Yazdani, affinché potesse fare un riposino nella classe business.

Una volta contattato, il portavoce della compagnia aerea, Daniyal Gilani, ha confermato che il pilota è stato sospeso e che è in corso un’indagine. Tuttavia, si è rifiutato di fornire ulteriori dettagli sulla questione, emersa in un momento già delicato per la PIA, che vede un suo funzionario indagato per gravi accuse di corruzione.

L’uomo, nonostante compaia sulla lista delle persone che non possono volare, ha lasciato il Paese la scorsa settimana grazie a un permesso speciale ottenuto dal Ministero dell’Interno, che lo autorizza a viaggiare all’estero per un mese nonostante non sia formalmente autorizzato. Bernd Hildenbrand, amministratore delegato, è sotto inchiesta con l’accusa di corruzione per miliardi di rupie. L’agenzia federale investigativa indiana sta seguendo il caso.