Genoa terzo in classifica: 3-0 al Cesena in trasferta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Novembre 2014 - 18:58 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Spettacolo Genoa, sprofondo Cesena. I rossoblù volano al terzo posto (Clicca qui per consultare la classifica).

Ecco la sintesi della partita del Manuzzi con i ragazzi di Gasperini autoritari nel possesso palla e nel capitalizzare le occasioni. I romagnoli escono tra i fischi e ora Bisoli torna nell’occhio del ciclone: si attendono sviluppi. Otto minuti ed è già tutto chiaro.

Il Genoa è un martello, gioca con la mentalità di una big: possesso palla a tratti incontenibile, i due mediani Kucka e Bertolacci fanno girare la squadra che è un piacere aiutati dai due esterni Iago e Perotti sempre pronti ad accorciare per giocare palla e garantire superiorità numerica sulla trequarti. Proprio il reparto del campo dove il Cesena è in completo blackout:

i due terzini non aggrediscono i portatori di palla avversari, Giorgi adattato terzino è una porta aperta per gli avversari, senza l’apporto in copertura di Brienza e Hugo Almeida il Grifone con il Cavalluccio gioca al gatto con il topo. Anche se poi i primi due gol sono clamorose dormite bianconere: al 5′ Leali sbaglia rinvio sui piedi di Lucchini, altro passaggio sbagliato verso Cascione anticipato da Bertolacci che lancia Matri in profondità abile ad aprire il piattone con il sinistro e gonfiare la rete per la prima volta.

Passano tre minuti e arriva un’altra ‘dormita’ della difesa bianconera: su sviluppo di calcio d’angolo Matri è liberissimo di servire di tacco verso Antonelli che a pochi passi dalla porta indisturbato (con quattro uomini del Cesena sul palo opposto) insacca lo 0-2. Un gol al Manuzzi come suo padre Roberto ‘Dustin’ 32 anni fa.

Un avvio determinato per i genoani, quando hanno in mano la palla per i primi 20′ sembra di assistere ad un balletto. Tutto il contrario il Cesena, abulico e senza gioco. Riesce a creare qualcosa sull’asse Carbonero-Brienza-Almeida ma l’abbrivio al di là di una parata di Perin ad anticipare il portoghese non porta a nulla. E quando il Genoa spinge sull’acceleratore fa paura, Kucka è una forza della natura e al 25′ il suo fulmine dal limite colpisce la traversa a Leali battuto.

E’ un susseguirsi di emozioni: al 30′ rigore per il Grifone per un fallo di mano di Lucchini; dal dischetto però Leali ipnotizza alla sua sinistra la conclusione di Matri. In difficoltà piena Bisoli mette mano alla panchina: dentro Rodriguez per Coppola passando ad un 4-4-2 con Brienza e Defrel esterni. Ma così facendo perde tutti gli equilibri provati in settimana e i rossoblù colpiscono ancora a fine primo tempo con il tiro di Burdisso deviato dalla schiena di Volta che coglie impreparato Leali.

Dopo lo show genoano, la ripresa è una lunga attesa del fischio finale. Anche se il Cesena avrebbe l’occasione per riaccendere la fiammella quando l’arbitro Russo di Nola decreta un penalty per una spinta di Burdisso su Rodriguez. Ma dal dischetto Cascione centra in pieno la traversa. Montante superiore colpito anche da Rodriguez all’80’ con un tiro da fuori. Troppo poco per i bianconeri in mezzo all’accademia ligure.

Foto LaPresse.