Il governo triplica le tasse sul mattone, Antonio Signorini sul Giornale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Novembre 2013 - 13:27 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il governo triplica le tasse sul mattone. “L’Imu – scrive Antonio Signorini sul Giornale – si continuerà a pagare due volte all’anno,a giu­gno e dicembre. La Tasi, inve­ce, il 16 gennaio, il 16 aprile, il 16 luglio e il 16 ottobre. Teorica­mente il proprietario di due im­mobili sarà chiamato a versare sei volte in un anno. Uno stillicidio”.

L'infografica sul Giornale

L’infografica sul Giornale

L’articolo di Antonio Signorini:

La semplificazione della tassazione sulla casa alla fine di­venta una stratificazione di tre o quattro imposte. L’intenzio­ne­di non infierire sui proprieta­ri di immobili, si traduce nel tri­plicare l’imposizione sul matto­ne rispetto al 2011. Un merito va però riconosciuto alle ulti­me modifiche alla legge di Stabi­lità che hanno introdotto la nuova Imposta comunale uni­ca (Iuc): hanno fatto chiarezza sul fatto che la tassa, o meglio una parte di questa, è una patri­moniale vera e propria. Colpi­sce la proprietà e non ha niente a che vedere con i servizi ai citta­dini.
Con l’emendamento presen­tato dai relatori Giorgio Santini (Pd) e Antonio D’Ali (Ncd), l’Imu non muore. Diventa ap­punto una tassa sulla proprietà che si applica alle case diverse dalla prima e alle abitazioni principali di lusso. L’aliquota massima dell’imposta, insie­me alla tassa sui servizi, non do­vrà superare il 10,6 per mille.
La prima casa, come aveva già previsto il governo, non sarà esclusa dalle nuove tasse. Pa­gherà per intero quella sui servi­zi indivisibili, la Tasi, e la vec­chia tassa sui rifiuti che ora si chiamerà Tire. A decidere even­tuali detrazioni, saranno i Co­muni. Il governo ha delimitato il campo di applicazione dei be­nefici (anziani, single, case di vacanze) ma già ieri su questo aspetto il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio ha ri­lanciato, sostenendo che, così come sono, le detrazioni sono poche. «Valutiamo bene per­ché la riduzione del punto del­l’Imu secondaria vale 1,3 miliar­di. E 500 milioni di detrazioni non sono sufficienti» ha spiega­to l’esponente Pd. In sostanza si propone di riportare il limite massimo dell’aliquota all’11,6 per mille. Ci sono pressioni per introdurre detrazioni classi­che, ad esempio stabilendo una soglia di imposta esente in­torno ai 500 euro e ulteriori de­trazioni per i figli, come era sta­to ipotizzato nei giorni scorsi.
Per il momento,l’unica modi­fica certa rispetto all’emenda­mento dei relatori presentato lunedì, è stata inserita nel ma­xiemendamento e consiste nel­la deducibilità dell’Imu beni strumentali (i capannoni) al 30% su Ires e Irpef. Ma varrà so­lo per il 2014. Sgravio fiscale co­perto con una riduzione del fon­do tagli tasse.
Ufficiali le nuove date di ver­samento. L’Imu si continuerà a pagare due volte all’anno,a giu­gno e dicembre. La Tasi, inve­ce, il 16 gennaio, il 16 aprile, il 16 luglio e il 16 ottobre. Teorica­mente il proprietario di due im­mobili sarà chiamato a versare sei volte in un anno.
Uno stillicidio. E anche un sa­lasso perché per le seconde ca­se sarà una stangata. Nel­l’emendamento non c’è la pre­vista cancellazione del ritorno dell’Irpef fondiaria. In sostan­za, gli immobili, oltre a pagare già la patrimoniale sul matto­ne, costituiranno base imponi­bile per l’imposta sui redditi, li­mitatamente al 50% e solo per quelli che si trovano nello stes­so comune dell’abitazione prin­cipale. Alcuni proprietari di ca­se s­i ritroveranno quindi a paga­re su un unico cespite: Imu, Ta­si, Tari e Irpef. Caratteristiche dell’Iuc a par­te, ieri Confedilizia ha confer­mato le analisi più pessimisti­che ( quelle di Renato Brunetta) sull’impatto che il nuovo regi­me avrà sulle tasche degli italia­ni.
Già nel 2014, secondo la con­federazione guidata da Corra­do Sforza Fogliani, il comples­so dell’Iuc farà entrare nelle cas­se dello Stato tra i 23,8 e i 27 mi­liardi di euro a seconda se i Co­muni sceglieranno l’aliquota minima dell’1 per mille (ipotesi poco probabile visto che ieri l’Anci ha battuto cassa) o quel­la massima del 2,5. Nel 2011 l’Ici si fermò a 9,2 miliardi.Quin­di l’aumento in quattro anni po­trebbe sfiorare il 193%. Il mag­gior esborso per i contribuenti, sempre secondo Cofedilizia, è tra i 14,6 e i 17,8 miliardi.
Un tributo al federalismo fi­scale? Una tesi che non può reg­gere. In un’ottica federalista, quando aumentano le tasse lo­cali, dovrebbero calare quelle nazionali. E di tagli veri, nella legge di Stabilità del governo Letta, non c’è traccia.