Isernia, ritrovato dente da latte di 600mila anni fa: il più antico mai scoperto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Luglio 2014 - 11:08 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un dente da latte che ha 600mila anni. Questa la scoperta nel sito archeologico La Pineta di Isernia. Il dente è un incisivo appartenuto ad un bimbo tra i 5 e i 6 anni. Un reperto assolutamente raro, data la sua antichità, e che sarebbe appartenuto all’Homo heidelberghensis.  Gli scavi sono stati condotti in collaborazione tra Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise e l’Università di Ferrara, sotto la direzione scientifica di Carlo Peretto, professore ordinario dell’ateneo ferrarese.

Il dente è grande appena 7 millimetri e rappresenta una scoperta straordinaria, scrive il Messaggero:

“Innanzitutto perché fino ad oggi da questo sito, la cui scoperta risale comunque a ben oltre trent’anni fa, erano emerse sì tracce del passaggio dell’uomo, ma non erano mai stati trovati resti umani diretti. Poi, perché questo reperto documenta una fase preistorica di cui ad oggi «non si conosce nulla in Europa», avverte con un pizzico di emozione Carlo Peretto”.

Il reperto umano è il primo attribuibile all’Homo heidelbergensis, antenato dell’homo di Neahderthal, scoperto in Italia. Peretto spiega:

“Il dente da latte non è caduto naturalmente, perché ha ancora la sua radice completa, non riassorbita a dimostrazione che il bimbo è morto, e il dente si è staccato in epoche successive”.

Il dente ha permesso agli studiosi di segnare un “identikit” del bimbo a cui apparteneva:

“Il dente si presenta abbastanza usurato sulla superficie, segno che il bambino ha seguito un’alimentazione coriacea, dura. Ma dobbiamo ancora fare indagini microscopiche a scansioni sulle strie del dente per capire esattamente quale poteva essere la dieta, il tipo di masticazione e il materiale masticato”.

Difficile capire la causa della morte, spiega ancora Repetto, ma la scoperta rimane eccezionale:

“Il dente del bambino dunque rimanda ad una fase di grande transizione avvenuta in Europa, legate all’attività umana di lavorazione della pietra, di scheggiatura e costruzione di strumenti litici. Certo è che il dentino dà comunque un senso di tenerezza a tutta la scoperta”.