Maurizio Di Palma, nascosto tutta la notte nel Duomo. E’ lui il paracadutista

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2013 - 19:29 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Maurizio Di Palma, 34 anni, residente della provincia di Trento, voleva solo attirare l’attenzione senza alcun intento politico o propagandistico. Base jumper professionista, non è noto al grande pubblico, ma nella comunità di appassionati è una vera celebrità. Al suo attivo ci sono oltre 2.500 imprese spericolate, tra lanci da grattacieli, viadotti e location d’eccezione. Alcuni lo ricordano per i suoi lanci dalla torre che svetta in Piazza del Campo a Prato e dalla torre di Pisa, per non parlare degli altri record in Venezuela, Stati Uniti, Cina, Malesia, Singapore, Marocco. Giovedì mattina Maurizio Di Palma si è paracadutato dalle guglie del Duomo di Milano. “Una bravata”, l’ha definita lui stesso con gli investigatori, come tante ne ha compiute sino ad oggi, ma che rischia di costargli cara.

Le sue imprese sono state tutte rigorosamente riprese con apposite telecamere GoPro montate sul caschetto e poi caricate su Youtube. Sulla sua pagina Facebook lo si vede in giro per il mondo vestito con particolari tute alari che servono per planare come un uccello. ”Maurizio è uno dei migliori al mondo – racconta di lui Daniele Fraternali, presidente del team ‘Turbolenza’ con il quale collabora da 8 anni – un base jumper di grande esperienza. Il Duomo è una bella tacca personale”.

Per l’impresa Di Palma avrebbe passato la notte all’interno del Duomo nascondendosi dietro un’ intercapedine al momento della chiusura della terrazza dalla quale poi si sarebbe gettato. Una notte in cima alla cattedrale, a guardare il cielo frastagliato dalle guglie gotiche di Santa Maria Nascente. Alle 6.48 del mattino si è lanciato e subito dopo l’atterraggio ha raccolto il paracadute e si è dato alla fuga verso un tunnel della metropolitana. Ora Di Palma verrà denunciato all’autorità giudiziaria che deciderà in base a quale reato procedere: le ipotesi sono per procurato allarme, la violazione di domicilio e il getto pericoloso di cose.

Sia l’autore sia i suoi amici sono incensurati e non appartengono a nessun gruppo legato a tematiche estremistiche, sono solo accomunati dalla passione per le esperienze pericolose e scenografiche. Il loro fine era solo quello di pubblicare un video adrenalinico da far girare su internet.