Napoli, Giovanni Bottiglieri ucciso: era il reggente del clan Aprea (foto)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Ottobre 2013 - 15:12 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI, 23 OTT – Giovanni Bottiglieri, il pregiudicato di 32 anni ucciso nel quartiere Barra a Napoli, è stato ammazzato all’interno del centro scommesse “Better” di via Bernardo Quaranta 130. Bottiglieri aveva precedenti penali per estorsione, rapina e ricettazione. Secondo gli investigatori era l’attuale reggente del clan camorristico Aprea attivo nella zona orientale della città, ovvero la zona di Barra, fra San Giovanni a Teduccio e San Giorgio a Cremano.

Il reggente del clan Aprea è stato raggiunto da due sicari con il volto protetto da caschi integrali. Almeno tre i proiettili esplosi contro Bottiglieri. Tre sono i bossoli trovati dalla polizia.

All’esterno del centro scommesse si è subito radunata una piccola folla di parenti ed amici di Bottiglieri, che chiedono di poter vedere la salma, ancora a terra in attesa del completamento dei rilievi della Scientifica.

La squadra mobile sta cercando di ricostruire gli ultimi contatti del pregiudicato ed indaga su possibili collegamenti tra l’agguato di oggi e quello compiuto nella notte tra lunedì e martedì, a San Giovanni a Teduccio, contro il pregiudicato Vincenzo Tranquilli, 37 anni, ferito con quattro colpi di pistola, uno dei quali al volto, e ricoverato in gravi condizioni al “Loreto Mare”. Tranquilli non risultava, comunque legato a clan camorristici.

Giovanni Bottiglieri stava giocando ad una slot machine nel centro scommesse “Better”. I sicari, descritti come due giovani che indossavano caschi integrali, giunti a bordo di uno scooter, lo hanno raggiunto alle spalle. Uno dei due gli ha esploso almeno tre colpi alla nuca. Bottiglieri è morto prima dell’arrivo dei soccorsi.

La folla sul luogo dell’agguato – foto di Ciro Fusco (Ansa)