Pompei, il calco della vittima che si “tocca”. Il vulcanologo rivela la verità

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Luglio 2017 - 07:40 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – La foto è comparsa il 9 giugno scorso sul profilo Instagram del parco archeologico di Pompei. Mostra uno dei corpi perfettamente conservati dall’eruzione del 79 dopo Cristo che distrusse la città romana. Solo che questo è in una posa davvero particolare e dal 9 giugno scorso in rete si è scatenata la curiosità.

L’uomo, infatti, sembra sdraiato e intento a masturbarsi, come indicherebbe la posizione del braccio e della mano destra nella zona del basso ventre.

I commenti sono stati riportati anche da Metro.co.uk, che ha intervistato anche il vulcanologo Paolo Petrone. Lo scienziato italiano ha provato a dare una spiegazione scientifica su quella posa innaturale. Rischia però di lasciare delusi tanti utenti del web: “Non c’è alcuna prova che quell’uomo si stesse masturbando e difficilmente potremo mai saperlo. Quell’uomo è morto per il mix di gas e ceneri vulcaniche che hanno investito tutta l’area intorno al Vesuvio e, come accaduto ad altre vittime, probabilmente la forma e la postura di braccia e gambe sono state deformate in seguito alla morte, a causa del fortissimo calore emanato dai piroclasti”.

Pompei, il calco della vittima che spopola in Rete. Il vulcanologo rivela la verità

Pompei, il calco della vittima che spopola in Rete. Il vulcanologo rivela la verità