Riccardo Nuti (M5s): “Ncd e Forza Italia merde, schifato da chi li vota”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Settembre 2014 - 14:11 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Ncd e Forza Italia sono merde e sono schifato da chi li vota”. Riccardo Nuti, deputato del Movimento 5 stelle, lo ha scritto su Facebook scatenando le reazioni degli esponenti degli altri partiti. I senatori di Nd in una nota hanno replicato: “Comportamento di Nuti sui social network è spregievole, non è accettabile questo linguaggio da infima bettola in democrazia”.

Nuti ha pubblicato su Facebook la foto di un articolo pubblicato sul Fatto quotidiano che ritraeva Matteo Renzi seduto vicino al ministro Maria Elena Boschi commentando:

“Per Ncd e Forza Italia Renzi è stato perfetto. Lo schifo verso queste merde e chi li vota non conosce limiti”.

Il deputato è intervenuto nuovamente per rispondere a chi gli rimproverava l’aver tirato in mezzo anche gli elettori oltre ai partiti:

“Chi li vota è complice e non ha scuse ormai, mi fanno schifo alla stessa maniera. A me infastidisce vedere la gente morire o suicidarsi per quello che hanno fatto o non hanno fatto queste merde”.

I senatori di Ncd non sono rimasti in silenzio e hanno replicato al post di Nuti con una nota firmata da Laura Bianconi, Federica Chiavaroli e Bruno Mancuso:

“Usare i social network per adoperare un linguaggio così truce e offensivo, così come ha fatto il deputato del M5s Riccardo Nuti, è davvero spregevole e molto al di fuori delle più basilari regole di un confronto civile e politico.

Questo linguaggio da infima bettola è degradante e ingiurioso per la democrazia. Non è possibile tollerare gli insulti verso i parlamentari, ma ancor di più verso tutti i cittadini che liberamente decidono a chi dare il proprio voto. È vergognoso che alcuni parlamentari del M5s vogliano poi farsi appellare ‘cittadini’, pur ignorando molto spesso quale sia il significato e il valore di cittadinanza, civiltà e democrazia. Ma se proprio non si riesce ad apprendere concetti così alti, basterebbe imparare un po’ di educazione, quel minimo per poter stare in una collettività”.

(Foto da Facebook)