Roma e Milano, allarme Isis per Giubileo e prima La Scala

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2015 - 17:10 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Roma e Milano città blindate contro il pericolo del terrorismo: lunedì 7 dicembre a Milano c’è stata la prima della Scala ed è andato tutto bene, mentre a Roma martedì 8 dicembre verrà aperta la Porta Santa che segna l’inizio del Giubileo. E in tempi di guerra a Isis, l’allarme è dietro l’angolo. Quindi le due aree considerate punti sensibili sono state attrezzate: transenne, metal detector e soprattutto forze dell’ordine e camionette come se piovesse.

Alla Scala transenne e metal detector.

Iniziati dalla mattina del 7 dicembre i primi controlli ai varchi di accesso all’area transennata in piazza della Scala, a Milano. L’area è il primo blocco prima di poter accedere al teatro per assistere alla prima. I controlli sono stati effettuati con metal detector portatili.

Tra il teatro e la galleria Vittorio Emanuele II si sono dati il cambio centinaia di agenti e militari che sono passati da dispositivi ‘leggeri’ alla vigilanza ‘pesante’ prevista dal pomeriggio. Tra loro agenti in assetto da ordine pubblico, artificieri, tiratori scelti, fra cui agenti dotati di giubbotti antiproiettile e mitra, novità dovuta all’allarme anti terrorismo diffusosi dopo i tragici fatti di Parigi. Uomini e mezzi si sono concentrati con complicate manovre di parcheggio, tra via Case Rotte e piazza San Fedele oltre, ovviamente, in piazza della Scala dove c’erano le transenne che hanno creato una zona di rispetto tra il teatro, i passanti e i manifestanti. Il dispiegamento delle forze dell’ordine ha provocato non poco stupore tra le tante persone a passeggio per le spese di Natale. I più meravigliati sono stati i bambini che indicavano col dito gli uomini armati e i mezzi che li trasportavano.

“Io non posso escludere che schegge impazzite esplodano improvvisamente, è un pericolo potenziale che sappiamo esistere. La nostra struttura è articolata in modo da affrontare al meglio ogni emergenza, il rischio zero non esiste e l’ho già detto in altre occasioni”. Così aveva parlato il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, a margine della cerimonia di consegna degli Ambrogini d’oro, le civiche benemerenze consegnate dal Consiglio comunale della città.

Giubileo Roma: 2000 uomini e tre varchi per la sicurezza a San Pietro.

E se la serata alla Scala si è conclusa senza problemi, martedì 8 dicembre, per l’avvio del Giubileo, a ridosso della Basilica di San Pietro ci sarà un’area di massima di sicurezza dove per accedere verranno effettuati controlli ferrei. Lo ha disposto la Questura di Roma. L’area di massima sicurezza si trova all’interno dell’area rispetto attorno al Vaticano, una sorta di zona rossa che sarà transennata e pedonalizzata. I tre varchi di accesso a quest’area saranno presidiati. I tre varchi per l’accesso all’area di rispetto, previo controllo delle forze dell’ordine, si trovano a Piazza Sant’Uffizio, via della Conciliazione e Porta Angelica. Dalle 19 di lunedì 7 dicembre inoltre scatterà, per motivi di sicurezza, la rimozione di tutti i veicoli in sosta nell’intera area. In tutta la città le aree di sicurezza, oltre quella attorno a San Pietro, sono sei e corrispondono alle zone a ridosso delle basiliche.

Saranno 2000 gli uomini delle forze dell’ordine in campo a Roma, in occasione dell’apertura del Giubileo, per una giornata dal punto vista della sicurezza di “allerta massima”. Dalla sera di oggi lunedì 7 dicembre, alle 19 scatterà un’area di rispetto attorno al Vaticano alla quale si potrà accedere solo dopo un controllo e solo da tre varchi.

Il piano di sicurezza varato dalla Questura di Roma prevede anche l’uso di radar e caccia intercettori per al difesa aerea. Uomini dell’esercito e dell’aeronautica militare saranno utilizzati per attuare il dispositivo. Al Tavolo Tecnico che si è tenuto in Questura hanno preso parte infatti Ufficiali dell’Aeronautica Militare che ha dislocato proprio personale di collegamento all’interno del Centro per la Gestione dei Grandi Eventi coordinato dal Questore D’Angelo. Il contributo della Difesa, e dell’aereonautica Militare in particolare viene attuato mediante l’incremento del dispositivo di controllo dello spazio aereo con un radar di difesa aerea dell’Aeronautica Militare e di un radar acquisizione dell’ Esercito Italiano, pienamente integrati nella difesa aerea nazionale.

Inoltre è stata incrementata la sorveglianza e l’intervento aereo mediante l’impiego di elicotteri HH212 per l’intercettazione di velivoli a bassa velocità, di intercettori EF2000 come incremento della normale attività di difesa aerea e di un velivolo a pilotaggio remoto (Predator) per la sorveglianza delle aree sensibili della capitale.

FOTO ANSA.