Roma, Tor Sapienza: notte di tensione, residenti in piazza contro immigrati FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Novembre 2014 - 18:09 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Rimane alta l’attenzione delle forze ordine nel quartiere alla periferia di Roma, Tor Sapienza, dopo la “rivolta” dei cittadini contro il centro di accoglienza per rifugiati scoppiata nella notte con lancio di sassi e cassonetti in fiamme. I residenti si sono dati appuntamento oggi 11 novembre per una nuova riunione cittadina, e la polizia comunica di stare cercando una mediazione per evitare che la situazione possa degenerare.

Il lancio di sassi e bottiglie è avvenuto tra alcuni immigrati rifugiati e un centinaio di cittadini che protestavano per la presenza del centro. Il tutto è accaduto in viale Giorgio Morandi.

I residenti lamentano da tempo alcuni episodi di aggressioni avvenute nella zona. Sul posto sono intervenuti gli agenti del reparto mobile e la situazione è poi tornata alla normalità. Nessuno è rimasto ferito nel corso degli incidenti.

Repubblica spiega il motivo della notte di tensione:

“I residenti continuano a segnalare gli episodi di violenza per le vie del quartiere tra scippi e aggressioni. E durante la notte hanno dato vita a una nuova protesta contro il centro di prima accoglienza in via Morandi, testimoniata anche sui social network: le urla hanno scosso la strada tra sassaiole, vetri rotti e cassonetti bruciati, sul posto sono arrivate diverse volanti della polizia”.

“Non siamo estremisti”, continuano a ripetere i cittadini che parlano di un’iniziativa spontanea. Su Facebook, in molti spiegano che non si fermeranno e che scenderanno ancora in piazza. Tommaso Ippoliti, il presidente del comitato di quartiere Tor Sapienza racconta che

“Questa notte è stata un’iniziativa spontanea di alcuni abitati esasperati. Non è una questione di razzismo né di ronde, siamo solo stanchi, non ne possiamo più. Negli ultimi giorni ci sono stati scippi, un tentativo di stupro e furti negli appartamenti”.

Il volantino postato, sempre su Facebook, sulla pagina dedicata al comitato di quartiere recita che

“A causa di tutte le aggressioni accadute in questa settimana (anziano derubato e una ragazza aggredita in un parco), non avendo la collaborazione delle forze dell’ordine martedì 11 novembre ci sarà una riunione alle 17.30 nel piazzale dell’entrata di via Tranquillo Cremona. Intervenite tutti”.

La situazione ha iniziato a degenerare lo scorso 11 ottobre. Ancora Repubblica:

“In circa 200 hanno protestato in piazza Cesare de Cupis, sempre a Tor Sapienza, contro l’ipotesi di un nuovo centro di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo, in via Rucellai, e per chiedere maggiori controlli nei campi nomadi che si trovano nel territorio. Alla manifestazione, che ha provocato anche il blocco del traffico nelle vie circostanti, hanno partecipato diversi comitati di quartiere, tra cui quello di Tor Sapienza e della Rustica. Tanta rabbia da parte dei cittadini per la difficile convivenza con le numerose strutture di accoglienza della zona. Dai campi nomadi, è la denuncia più frequente, si sollevano ogni giorno colonne di fumo per i roghi di materiale plastico. Odori che arrivano nelle case e nelle scuole, insieme a furti e microcriminalità. Le strade di notte sono buie, i residenti e i bambini non frequentano più il parco. “E’ da tempo che segnaliamo la nostra situazione alle istituzioni, che però non intervengono – continua Ippoliti – Abbiamo bisogno di aiuto perché ormai siamo al limite”.

L’assessore alla Roma Produttiva, Marta Leonori, intervenendo in diretta a Le Strade di Roma in onda su Radio Città Futura, spiega che il comune

“sta intervenendo con alcuni strumenti che abbiamo potenziando le telecamere e i controlli dando maggiore sicurezza ai cittadini nei quartieri. Un lavoro partito dalle zone della movida ma che andrà fatta anche in altri quartieri che sono delicati e a rischio. Dove ci sono delle tensioni bisogna agire con ‘puzzle’ di interventi che non siano solo il presidio delle forze dell’ordine ma anche ricreare una serie di opportunità per i quartieri affinché non si sentano trascurati. Su questo c’è un impegno di tutti i municipi a segnalare caso per caso la dove ci sono problematiche e vedere come affrontarle”.

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