Le spie militari del futuro? Gli insetti droni

Pubblicato il 20 Giugno 2012 - 18:16 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON – Il futuro della difesa militare saranno gli insetti. Insetti droni, si intende. Piccoli congegni dall’apparenza di zanzare o mosche che in realtà captano immagini del “nemico”.

Negli ultimi anni è stata creata una nuova categoria di droni, i “micro air vehicles” (MAVs), basata sugli stessi principi degli insetti volanti. I primi avvistamenti di questi strani “insetti” tecnologici risalgono al 2007.

Il governo americano negò che esistessero degli “insetti droni”. Ma l’anno seguente la US Air Force svelò l’esistenza di microspie dalla forma di insetti piccoli quanto calabroni. Queste microspie non potevano essere scoperte ed erano in grado di volare all’interno di edifici e “fotografare, registrare e persino attaccare ribelli e terroristi”.

Nello stesso periodo l’Air Force svelò quello che chiamava i “letali mini-droni” basati sugli schizzi di Leonardo da Vinci per la sua macchina volante  Ornithopter, e rese noto che il prototipo sarebbe stato pronto per il 2015.

Nell’ultimo periodo anche la Francia ha sviluppato dei microdroni ispirati agli insetti. In Olanda l’anno scorso sono stati creati dei microdroni a forma di pappagalli.

Secondo lo zoologo Richard Bomphrey, dell’Università di Oxford, “la natura ha risolto il problema di come disegnare delle miniature di macchine volanti. Imparando dalla natura le nostre scoperte renderanno possibile sviluppare un nuovo tipo di veicoli di sorveglianza aerodinamici dall’apparenza totalmente innocua”.

La capacità di manovra degli insetti, che permette alle zanzare di atterrare con precisione e di volare via a gran velocità potrebbe un giorno dimostrarsi un vantaggio tattico nelle guerre.