Suor Giuseppina, la scritta “Maria” che prima non c’era (FOTO)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Maggio 2014 - 18:52 OLTRE 6 MESI FA

VICENZA – “La scritta Maria prima non c’era” dice suor Maria Margherita, la madre superiora del convento di Sant’Anna in Prato S. Caterina di Bassano, il convento dove viveva suor Giuseppina, morta due giorni fa, martedì 13 maggio, all’ospedale di Bassano del Grappa. Sul suo braccio sinistro, dopo la morte, sarebbe comparsa la scritta “Maria”. E a Bassano già gridano al miracolo.
“Conobbi la zia a 9 anni; era venuta alla mia prima comunione – racconta la nipote Giuliana Cappello al Gazzettino – Era molto devota alla Madonna a cui si è sempre affidata. E’ un segno eloquente che la Madonna esiste”.

“Non vi sono dubbi – sottolinea suor Maria Margherita – che oggi, con la scomparsa di suor Giuseppina, una stella luminosa si è accesa sulla colonna di Sant’Anna”.

La Chiesa sceglie la prudenza. In un comunicato il vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol, ha scritto “di non avere elementi per giudicare l’episodio”.

“Il mese di maggio, Fatima, i 70 anni di vita religiosa della nostra sorella sono segnali, magari coincidenze che però rimandano ad una esperienza di fede che deve essere centrale. Suor Giuseppina, come dice San Pietro, è stata una pietra magari rigettata, che è diventata pietra d’angolo” ha detto invece durante il funerale il parroco di Bassano, don Rosino: “La settimana scorsa a Bassano all’ospedale c’è stato un importante convegno sulla difesa della vita. La Madonna ha voluto mandarci un chiaro messaggio, con una suora arrivata all’ospedale proprio in quei giorni”.
“È una discromia della pelle non provocata da azione esterna Non avevo mai visto nulla di simile” ha detto Lorenzo Meloni, medico legale dell’Asl 3 dove è morta suor Giuseppina.
“Non che si sospetti alcun reato – ci ha spiegato ieri pomeriggio – è sicuramente un decesso naturale; ma, stante l’eccezionalità del dettaglio e il clamore popolare, ho preferito stendere un documento ufficiale”.

Il Gazzettino, edizione di Vicenza, riporta anche la relazione dei carabinieri:

Nel loro rapporto avrebbero indicato che le stesse avrebbero “origine pregressa”, nel senso che non sarebbero frutto di una “operazione” recente. Come si siano formate però nessuno sa dire.

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