Virus Zika, ecco come attacca il cervello dei bambini FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Agosto 2016 - 06:30 OLTRE 6 MESI FA
Virus Zika, ecco come attacca il cervello dei bambini FOTO

Virus Zika, ecco come attacca il cervello dei bambini FOTO

RIO DE JANEIRO – Fotografati per la prima volta i danni provocati al cervello dei bimbi dal virus Zika: ecco come attaccaLe immagini, pubblicate dalla rivista scientifica Radiology, mostrano nel dettaglio i danni osservati nei bebè e nei feti colpiti dal virus trasmesso dalla zanzara Aedes Aegypti che provoca microcefalia.

I ricercatori hanno effettuato una revisione retrospettiva delle immagini e dei dati autoptici associati con l’infezione congenita da Zika sulla base del materiale relativo a 17 feti o neonati conservato nell’istituto Ipesq nel Nord-est del Brasile, dove l’infezione è stata grave.

L’imaging “è essenziale per identificare la presenza e la gravità dei cambiamenti strutturali indotti dall’infezione, specialmente nel sistema nervoso centrale”, ha spiegato Fernanda Tovar-Moll, vice presidente del D’Or Institute for Research and Education e docente della Federal University di Rio de Janeiro.

Quanto ai danni provocati dal virus, spiega  Tovar-Moll, la “microcefalia è solo una delle numerose caratteristiche radiologiche”. Zika, sottolinea la coautrice dello studio ‘fotografico’ sul virus, Deborah Levine (Harvard Medical School di Boston), sembra essere più pericoloso quando viene trasmesso da una madre incinta al feto durante il primo trimestre di gravidanza. E’ in questo periodo che aumentano le probabilità di difetti cerebrali gravi nel bambino. Nei casi di microcefalia, la testa del bambino è eccezionalmente piccola, a causa di un cervello poco sviluppato. Zika è legata anche a difetti oculari, disturbi dell’udito e crescita ridotta nei bambini.

I ricercatori hanno osservato che ci sono anche diverse anomalie cerebrali che si possono trovare nei feti esposti al virus: perdita di volume nella materia grigia e bianca, anomalie del tronco encefalico, calcificazioni, e ventricolomegalia. In questo caso i ventricoli, spazi riempiti di fluidi nel cervello, sono ingranditi, tanto che alcuni bambini infettati da Zika possono non avere una testa di piccole dimensioni. Tutto questo viene approfondito con la carrellata di immagini raccolte dagli esperti.