Vittorio Sgarbi legge libro Renzi seduto sul water: “E’ liberatorio” FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Agosto 2016 - 16:06 OLTRE 6 MESI FA
Vittorio Sgarbi legge libro Renzi seduto sul water2

Vittorio Sgarbi legge libro Renzi seduto sul water

ROMA – Vittorio Sgarbi legge “Fuori!” di Matteo Renzi seduto sul water. Il noto critico d’arte posta la foto sui social che viene prontamente ripresa da Dagospia. A chi gli chiede il perché di questa esibizione, Sgarbi risponde che si tratta di una lettura “liberatoria”.

Il libro dell’attuale premier è uscito nel 2011 per la Rizzoli. All’epoca, Matteo Renzi era ancora sindaco di Firenze. In una parte del libro, Renzi parla di Berlusconi e di antiberlusconismo: 

”Nessuno è come Silvio Berlusconi, più di Silvio Berlusconi, depositario di un amore sconfinato e di un odio altrettanto infinito. In tanti mi dicono che dovrei essere più antiberlusconiano. Ma io non riesco a odiare Berlusconi, neanche sforzandomi. Non ce la faccio. E’ più forte di me. Non è solo un problema di età, anche se riconosco che questo elemento pesa. Facendo i conti con la carta d’identità scopro meravigliato che Berlusconi ha appena sei anni meno di mia nonna Annamaria. E’ anche e soprattutto la reazione a un atteggiamento di antiberlusconismo viscerale che giudico dannoso più che inutile”.

”E poi, è giusto dirlo, c’è anche il rispetto per una personalità oggettivamente incredibile, fuori dalla media, in tutti i sensi. Personalità  dalla quale avverto una distanza siderale, profonda, strutturale. Ma questa distanza non può farmi giudicare la realtà in modo poco oggettivo”.

Renzi, scrive nel libro “Fuori!” che

“Non c’è dubbio che Silvio Berlusconi sia un’anomalia nella politica europea. Non ci salverà un papa straniero e nemmeno un santone nostrano. Non basterà neanche il ricambio generazionale, servirà piuttosto un mutamento radicale per uscire da una politica autoreferenziale e stanca, che annoia anche chi la fa (o crede di farla”.

Per Renzi

“Adesso tocca a noi. Ridare fiato al Pd, ma soprattutto ridare slancio all’Italia. Contro i soliti noti, contro tromboni e trombati, contro una generazione che ha già sprecato la propria opportunità di cambiare le cose. La nuova generazione non potrà essere un’accozzaglia di cooptati che sostituiranno per sfinimento la classe dirigente precedente. Non potremo essere questa roba qui. Per il semplice fatto che o saremo altro oppure saremo spazzati via noi, giustamente, a calci nel sedere”.

“Mandare a casa i nostri mi pare la precondizione indispensabile per provare a mandare a casa gli altri, un centrodestra che ha saputo vincere tante volte le elezioni senza mostrare quell’effettiva capacita’ di governo che persino gli elettori berlusconiani oggi rimproverano”.

Il libro si chiude con questa frase:

“Meglio essere accusati di arroganza oggi che processati per diserzione domani”.

Vittorio Sgarbi legge libro Renzi seduto sul water

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