YOUTUBE Migranti si impiccano a albero in piazza Atene FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Febbraio 2016 - 07:46 OLTRE 6 MESI FA
YOUTUBE Migranti si impiccano a albero in piazza Atene FOTO

Migranti si impiccano a albero in piazza Atene FOTO

ATENE – Due profughi disperati hanno tentato di impiccarsi a un albero in una piazza di Atene. Hanno usato lunghe strisce di stoffa arrotolate per renderle più resistenti. Si sentivano presi in trappola dopo la crescente chiusura delle frontiere e gli sviluppi della posizione dei vari Paesi europei sul tema dei migranti. Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha avvisato che la Grecia non intende farsi trasformare in un “magazzino di anime dal resto d’ Europa.

Uno dei due mancati suicidi, un pachistano, è arrivato al punto di svenire e di essere portato privo di sensi in un ospedale.

I due che si sono impiccati venivano da un campo di migranti cresciuto spontaneamente in una periferia di Atene: la gente soffre la fame, aspetta per ore in coda per un po’ di cibo.

Secondo le autorità greche 20 mila profughi e migranti sono rimasti bloccati a Atene dopo che la vicina Macedonia ha chiuso improvvisamente le sue frontiere per chiunque provenga dalla Siria o dall’Iraq.

Anche i campi sportivi sono ora usati per ospitare i migranti, dopo che si è avuto il tutto esaurito nei centri dedicati.

Intanto l’agenzia Onu per i rifugiati ha annunciato che sta cercando di prendere in affitto alberghi con centinaia di camere dove ospitare i migranti per almeno nove mesi.

Nel 2015, più di 800 mila persone sono arrivate in Grecia dalla Turchia, per poi raggiungere la capitale Atene e da lì proseguire verso i Balcani e il Nord Europa.

Le nuove regole imposte dalla Macedonia, che lascia entrare solo 200 persone al giorno, hanno determinato un collo di bottiglia, con migliaia di persone che continuano a arrivare in Grecia ma senza più modo di uscirne.

Gruppi di migranti disperati, comprese famiglie con bambini, si sono avviati a piedi sulla autostrada per il Nord sperando di arrivare in qualche modo al confinte con la Macedonia, dove sono già ammassate 3 mila persone, dopo che le autorità greche hanno bloccato i bus su cui erano stati caricati. Hanno detto:

“Siamo qui da 6 giorni, non ce la facciamo più”.