“Un movimento di realtà” contro le “tribù della tessera”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Marzo 2013 - 06:18| Aggiornato il 28 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

“Il xxxxxxxx è un movimento di realtà, di verità di vita che aderisce alla vita. È pragmatista. Non ha apriorismi. Né finalità remote. Non promette i soliti paradisi dell’ideale. Lascia queste ciarlatanerie alle tribù della tessera. Non presume di vivere sempre e molto. Vivrà sino a quando non avrà compiuto l’opera che si è prefissa. Raggiunta la soluzione nel nostro senso dei fondamentali problemi che oggi travagliano la nazione italiana, il xxxxxxxx non si ostinerà a vivere, come un anacronistica superfetazione di professionisti di una data politica, ma saprà brillantemente morire senza smorfie solenni”

Sostituire xxxxxxxx con Fascismo. Benito Mussolini sul Popolo d’Italia, 3 luglio 1919. Frase poi inserita nel “Manuale delle guardie nere”. Qui vengono definite alcune caratteristiche con le quali il fascismo si presentava nell’Italia del primo dopoguerra: pragmatismo, disprezzo per partiti e ideologie, disprezzo per i “professionisti della politica”, promessa che il “movimento” (non partito) sparirà dalla scena pubblica una volta compiuta la sua missione, “risolvere i fondamentali problemi che oggi travagliano la nazione italiana”.