Assange interrogato da pm Svezia in ambasciata: la vera star è il gatto in cravatta FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Novembre 2016 - 11:16 OLTRE 6 MESI FA
Assange interrogato da pm Svezia in ambasciata: la vera star è il gatto in cravatta 5

Ansa

LONDRA – Un interrogatorio ‘a domicilio’ nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, che dal 2012 è il suo claustrofobico rifugio, ha aperto forse uno spiraglio sulla sorte di Julian Assange. Mentre però avviene l’interrogatorio, a rubare la scena al fondatore di Wikileaks è il suo gatto che guarda fuori dalla finestra dell’ambasciata. E i fotografi non si perdono la scena e cominciano a fotografare il micio con la cravatta, come se la vera star di questa vicenda fosse lui (foto Ansa in fondo all’articolo).

Tornando a Assange, l’interrogatorio alimenta nei sostenitori la speranza d’una luce in fondo al tunnel della controversa indagine svedese sugli presunti sospetti di ‘abusi ‘ che da quattro anni negano la libertà al fondatore di Wikileaks: nemico pubblico numero 1 degli Usa (e non solo) per le sue rivelazioni. Lo stallo di una lunga partita a scacchi giudiziaria si è interrotto la mattina di lunedì 14 novembre con l’ingresso nella sede diplomatica della procuratrice capo di Stoccolma, Ingrid Isgren, per il via a un’audizione destinata a durare alcuni giorni.

Il compromesso prevede che Isgren accetti di raccogliere la deposizione per bocca di un magistrato ecuadoriano, limitandosi a verbalizzare: soluzione in grado di metter fine alle recriminazioni incrociate fra la giustizia svedese, che accusava Assange di sottrarsi alle convocazioni; e ‘l’accusato’, che replicava dicendosi vittima di un’inchiesta “politicamente motivata” e disponibile a parlare sì con i pm, ma non a consegnarsi alla Svezia. A causa del timore che il Paese scandinavo lo potesse poi ‘estradare’ agli Usa, dove gli apparati di sicurezza e l’establishment non vedono l’ora di fargli pagare gli imbarazzanti segreti d’intelligence e diplomatici spiattellati sulla piazza mediatica da Wikileaks a colpi di dossier sottratti al controllo di vari Paesi.