Raro squalo volpe occhione spiaggiato in Nuova Zelanda FOTO

Pubblicato il 3 Marzo 2016 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA
Raro squalo volpe occhione spiaggiato in Nuova Zelanda

Raro squalo volpe occhione spiaggiato in Nuova Zelanda

RUAKAKA – Un turista della Repubblica Ceca ha fotografato una razza rara di squalo, spiaggiata sul bagnasciuga in Nuova Zelanda. Martin Stehlik stava passeggiando a Ruakaka quando ha trovato sulla spiaggia un enorme squalo volpe occhione, una razza piuttosto rara.

“Non avevo mai visto niente di simile prima”. Come scrive il Daily Mail, l’uomo ha descritto un pesce con una “lunga coda e dei grandi occhi neri”. Secondo Clinton Duffy, un esperto che lavora per il Dipartimento che si occupa della conservazione degli squali, questo tipo di animale si vede  raramente vicino alle spiagge.

La loro lunga coda viene utilizzata per stordire la preda sott’acqua. Lo squalo volpe occhione, ha denti e bocca piccoli che li rendono innocui per l’uomo. Gli esperti hanno estratto un campione di tessuto dalla carcassa per analizzarlo.

Come spiega Wikipedia, lo squalo volpe occhione è una delle poche specie di squalo moderno di cui siano stati reperiti resti fossili. La maggior parte degli esemplari rimane al di sotto dei 4 m di lunghezza, per un peso di 160 kg.  Il corpo appare fusiforme e molto idrodinamico, con muso abbastanza tozzo e di forma bulbosa nel quale trova posto una bocca con piccoli denti muniti di un’unica cuspide. Gli occhi sono molto grandi (fino a 10 cm di diametro) e sono leggermente più alti che larghi: l’orbita oculare si estende al di sotto dell’occhio, permettendo all’animale di guardare verso l’alto piuttosto che verso il basso.

Lo squalo volpe occhione è un instancabile nuotatore, che solca gli oceani percorrendo lunghe distanze alla ricerca di cibo. Si tratta di una delle poche specie di squalo che compia migrazione verticale: mentre durante il giorno si muove a profondità comprese fra i 300 e i 500 m, al calare delle tenebre risale la colonna d’acqua risalendo a meno di 100 m di profondità, seguendo percorsi zigzaganti che li portano a lente risalite e veloci ridiscese. Con ogni probabilità, questa migrazione è correlata alla ricerca di cibo, che l’animale caccia guardando verso la superficie con gli occhi appositamente modificati, cercando di riconoscere le sagome delle potenziali prede che spiccano nella luce notturna.