YOUTUBE Orso da 635 chili coccola custode zoo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Maggio 2016 - 17:45 OLTRE 6 MESI FA
Orso da 635 chili coccola custode zoo 3

Orso da 635 chili coccola custode zoo

OTISVILLE – Jimbo è un orso Kodiak che ha 22 anni di età e un peso di 635 chili. Malgrado la stazza, Jimbo crede di essere ancora un cucciolo ed ha tanta voglia di giocare. Ciò accade specialmente quando incontra il suo custode Jim. “È come un peluche gigante”, racconta l’uomo, ripreso in un video dal titolo “Jimbo and Jim” mentre gioca con l’enorme orso che misura 3 metri di altezza.

Jimbo è ospitato nell’Orphaned Wildlife Center di Otisville, nello Stato di New York, ed è il più grosso tra tutti gli orsi presenti nel centro. La sua permanenza in questo luogo dimostra che anche gli orsi possono essere addomesticati. Se alimentati a sufficienza, anche gli orsi perdono la loro istintività diventando socievoli.

Il Kodiak è conosciuto anche con il nome di Orso dell’Alaska (Kodiak è infatti un’isola vicino alla costa meridionale dello Stato americano n.d.r). Come spiega Wikipedia, quest’orso

” è diffuso su altre isole dell’arcipelago delle Aleutine e sulla parte continentale dello stato. (…) È una delle più grandi sottospecie di orso bruno presente sulla terra, raggiungendo un’altezza, ritto sulle zampe posteriori, di 2,5 – 3,2 m, il peso varia considerevolmente: nel periodo primaverile quando escono dal letargo presentano una massa muscolare asciutta, mentre in vista dell’autunno aumentano il loro peso anche del 50% accumulando riserve di grasso indispensabili durante il letargo, le femmine hanno un peso medio di 270 – 360 kg, i maschi maturi arrivano a 450 – 550 kg, gli esemplari più grossi e prossimi al letargo possono pesare 640 kg. La corporatura è particolarmente robusta, con una testa massiccia (enfatizzata spesso da una corona di lunghi peli che la rende ancora più imponente) e piccole orecchie. La pelliccia è lunga e generalmente di colore marrone scuro uniforme (più simile a quella dell’orso bruno europeo che a quella del grizzly), spesso tendente al rossiccio (tuttavia può cambiare notevolmente da individuo a individuo)”.