Fare sesso riduce i rischi di infarto

Pubblicato il 20 Gennaio 2010 - 09:07| Aggiornato il 5 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

Gli uomini che hanno più bassi livelli di attività sessuale risultano essere maggiormente a rischio di eventi cardiovascolari come infarti del miocardio e ictus. Lo indica uno studio appena pubblicato sulla rivista “American Journal of Cardiology”, che ha analizzato il rapporto tra attività sessuale e malattie cardiovascolari in oltre 1.100 uomini di età compresa tra i 40 e 70 anni, che è stata seguita per circa sedici anni all’interno del Massachusetts Male Aging Study.

Finora si sapeva che le malattie cardiovascolari sono più frequenti tra gli uomini che hanno difficoltà a intraprendere rapporti sessuali a causa di problemi di erezione e che questi problemi sono più diffusi tra i fumatori, le persone in soprappeso, oppure affette da ipertensione e diabete. Questo è però il primo studio che allarga l’orizzonte alle correlazioni esistenti fra vita sessuale e rischio cardiovascolare. Gli autori, guidati da Susan Hall del “New England Research Institutes” di Watertown nel Massachusetts, hanno ipotizzato diverse possibili spiegazioni della correlazione emersa dalla ricerca. La prima è che forse, semplicemente, chi ha un’attività sessuale più soddisfacente si trova in generale in migliori condizioni di salute, che appunto gli consentono di provare attrazione sessuale e di impegnarsi nel rapporto.

Un’altra ipotesi è invece che l’attività sessuale stessa possa rappresentare una forma di benefica attività fisica che risulta quindi protettiva per il cuore. Infine, c’è anche un’ipotesi più relazionale: gli uomini che hanno un maggior numero di rapporti sessuali sono probabilmente anche quelli che vivono una relazione affettiva stabile, che risulta protettiva nei confronti dello stress esistenziale e che funge da supporto emotivo, riducendo così il rischio di eventi cardiovascolari.