La Brambilla piazza 40 nuovi casinò: tre per ogni regione

Pubblicato il 3 Febbraio 2010 - 16:31| Aggiornato il 9 Febbraio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Sta per finire il tempo dei viaggi all’estero – o in quei rari siti italiani, come Venezia, Sanremo, Campione o Saint Vincent – per giocare nei casinò. Niente più Montecarlo o Las Vegas, tanto per citare due mete, presto sarà possibile giocare e fare una “puntatina” anche vicino casa. Alla fine il ministro per il Turismo Michela Vittoria Brambilla ce l’ha fatta: In Italia, almeno nei 40 casinò nuovi di zecca che spunteranno in giro per la penisola, si potrà liberamente giocare d’azzardo.

«Tre case da gioco per ogni regione. Per ora potranno nascere solo in alberghi di categoria cinque stelle. Ma il governo prevede anche la riapertura di casinò già operanti nel territorio nazionale». È quanto previsto dal disegno di legge firmato dalla Brambilla. Il tutto dovrebbe avvenire entro la prossima estate.

Queste le normative del disegno di legge che sarà poi portato al Consiglio dei Ministri. Quattro i giochi che saranno subito autorizzati: roulette, blackjack, chemin de fer e il baccarat. Le attività di gioco saranno destinate esclusivamente ai clienti sopra i 18 anni, regolarmente registrati e che pernottano nella struttura alberghiera nella quale ha sede la casa da gioco.

I casinò saranno un affare soprattutto per lo Stato: il prelievo erariale si applica infatti sul prodotto lordo dei giochi, costituito dalla differenza tra le poste giocate e le vincite incassate: l’aliquota applicata è del 35 per cento del prodotto lordo per i primi 25 milioni di euro e passa al 35 per cento tra i 25 e i 50 milioni fino al 40 per cento per incassi superiori ai 50 milioni. Un quinto delle entrate servirà a rifornire un nuovo fondo (gestito dal dipartimento per il Turismo), tutto il resto è destinato al comune nel cui territorio è ubicata la casa da gioco.

Nella relazione illustrativa della legge, il rischio di un possibile utilizzo delle case da gioco da parte della criminalità per attività di riciclaggio di denaro sporco viene minimizzato. «Preoccupazioni storicamente superate anche in considerazione del fatto che strutture simili sono presenti in gran parte dei paesi europei». Un rischio che forse si è disposti a correre per far felici le migliaia di persone patite per il gioco d’azzardo e che finora hanno trovato sfogo solo andando all’estero o in bische ai limiti dell’illegalità oppure sui siti internet specializzati nel settore.