Ogm: Ue decreta fine all’embargo, via libera alla super-patata

Pubblicato il 2 Marzo 2010 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA

La Commissione europea ha deciso, martedì a Bruxelles con procedura scritta, l’autorizzazione alla coltivazione della patata geneticamente modificata Amflora, prodotta dalla multinazionale Bayer. La decisione mette fine all’embargo sulle nuove colture Ogm, che resisteva nell’Ue dall’ottobre del 1998.

La patata Amflora, modificata in modo da avere un maggior contenuto di amido, è stata a lungo al centro di una controversia fra l’Efsa (autorità Ue di sicurezza alimentare), con sede a Parma, che ha dato il suo via libera ‘tecnico’, e le due autorità sanitarie, europea e mondiale, l’Emea (agenzia Ue del farmaco) e l’Oms. La controversia riguardava la presenza, nell’Ogm, di un gene che conferisce resistenza a un antibiotico importante per la salute umana.

L’Efsa ha dato il suo via libera nonostante il fatto che la direttiva Ue 2001/18, relativa al rilascio deliberato di Ogm nell’ambiente, proibisca espressamente l’autorizzazione per gli Ogm contenenti geni di resistenza ad antibiotici importanti per la salute umana.

A più riprese, negli anni scorsi, la Commissione aveva cercato di ottenere il sostegno degli Stati membri nel comitato di regolamentazione degli Ogm e in Consiglio Ue, senza mai ottenere la maggioranza richiesta per l’autorizzazione alla coltura. Le norme Ue, tuttavia, danno all’Esecutivo comunitario il potere di assumere da solo la decisione sull’autorizzazione, se non si esprime contro almeno la maggioranza qualificata degli Stati membri.

Dopo che il precedente commissario all’Ambiente, Stavros Dimas, aveva bloccato la proposta, il suo successore, il maltese John Dalli, ha creduto bene di marcare con questa decisione il suo primo atto pubblico, che spiegherà durante una conferenza stampa oggi a Bruxelles. Oltre alla patata Amflora, che è stata autorizzata per la coltura e per l’alimentazione degli animali, sono state approvate anche altri tre nuove varietà di mais Ogm, tutte destinate all’importazione e la commercializzazione per l’alimentazione degli animali.