1984 di George Orwell, storia del libro e come è diventato horror

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Dicembre 2016 - 07:11 OLTRE 6 MESI FA
1984 di George Orwell, storia del libro e come è diventato horror

1984 di George Orwell, storia del libro e come è diventato horror

ROMA – Nel romanzo di George Orwell, “1984”, uno dei punti più inquietanti è quello che riguarda il potere occulto della tv: Oceania è invasa da teleschermi ed è controllata dal Grande Fratello ma, ironia della sorte, fu proprio una trasmissione televisiva a decretare successo mondiale del libro.

Già nel 1949, epoca dell’ esordio, “1984” ottenne un successo inaspettato, ma a rendere leggendario il libro fu, nel 1959, un famoso show televisivo che andava in diretta.

Il Dailybeast pubblica uno stralcio autorizzato di “Orwell’s nose: a pathological Biography”, di John Sutherland, pubblicato da Reaktion Books Ltd. © 2016.

John Sutherland è l’autore di molti libri, tra cui “Lives of the Novelists” (Vite degli scrittori) e “How to Be Well Read (Come diventare colti) ; inoltre, è Lord Northcliffe professore emerito d’inglese alla University College di Londra.
Il romanzo 1984, scrive Sutherland, fu pubblicato il 9 giugno 1949 da Fredreric Warburg, l’editore più più fidato di George Orwell.

Le vendite, immediatamente andarono bene ma nell’autunno del 1954, a tre anni dalla morte di Orwell, le ristampe si assestarono a un totale di 150 vendite al mese: un numero sufficiente affinché il romanzo continuasse ad essere stampato.

Ma grazie all’adattamento “horror” di Nigel Kneale, mandato in onda il 12 dicembre 1954, la musica cambiò e in pochissimo tempo la trasmissione trasformò il romanzo in un bestseller.

Peter Cushing interpretava il ruolo di Winston Smith (l’ottantenne Churchill, dal quale prende il nome, era al tempo primo ministro, il che aggiunse risonanza). Il programma iniziava con un avviso, “non adatto a bambini o persone dai nervi fragili”, il che ebbe il prevedibile effetto di tenere gli spettatori incollati allo schermo, anche quelli più sensibili (tra cui, ovviamente, anche studenti quindicenni come me) che avevano i nervi più tesi di una corda di violino.

La drammatizzazione, ancora disponibile su Youtube, si apriva con una voce fuori campo: “Questa è una visione allarmata dell’uomo del futuro”, e seguiva un montaggio wagneriano di esplosioni atomiche, prima della scena di apertura in Minitrue (un’istituzione ispirata, come abbiamo vagamente appreso, dalla BBC broadcasting house). E così, con un livello di prestazione competente e una buona compagnia, la narrazione prosegue per un’ora e 47 minuti, tra ratti e bulbi oculari.

Il desolante finale di Orwell era rispettato da Kneale (in quanto non era presente nel film d’animazione finanziato dalla CIA La fattoria degli animali, che uscì sempre nel 1954 o nella versione ameircana di 1984, ugualmente finanziata dalla CIA).

La messa in scena dell’opera di Orwell nel 1954, sulla popolazione ebbe effetti “elettrizzanti”: si era sparsa la notizia che alcune casalinghe, che fino a quel momento avevano vissuto tranquillamente con Blitz, erano (falsamente) morte guardando il “Programma Horror”.

Bill Hamilton, agente letterario delle opere di Horwell, nel 2015 ha spiegato: “L’interesse per George Orwell cresce e accelera ogni giorno di più. Stiamo cominciando a vendere in nuove lingue: bretone, friuli, occitano, e l’incasso totale è aumentato del 10% l’anno, negli ultimi tre anni”.

Con qualche difficoltà (non è ancora su Google Translate) ho scoperto che in occitano “il grande fratello ti sta guardando” si dice “Gròs Hrair T’espia”. Ad oggi, non solo “1984” continua a vendere più che mai, ma è, come ci è stato riferito, un lavoro di importanza biblica. Nel novembre 2014, è stato redatto un elenco, per conto di YouGov (o “È il Popolo a governare”, un interessante esempio di ciò che Orwell chiama “neolingua”), che chiedeva a duemila membri, tra il pubblico di lettori, quali fossero per loro “i libri con più valore per l’umanità”. La top ten era la seguente:
1) La Bibbia (37%)
2) L’origine delle specie (35%)
3) Una breve storia del tempo (17%)
4) Relatività:Teoria speciale e generale (15 per cento)
5) 1984 (14%)
7) Il buio oltre la siepe (10%)
8) Il Corano (9%)
9) La ricchezza delle nazioni (7%)
10) La doppia elica (6%)

Il libro 1984 venne giudicato “prezioso per l’umanità” più del Corano. Non tutti (probabilmente non i due miliardi di islamici del mondo) saranno d’accordo, ma sicuramente pochi penseranno che Orwell non abbia un posto di rilievo nel mondo della letteratura. E’ un peccato che non abbia vissuto abbastanza per godersi i vasti introiti della sua opera (il copyright è in vigore per altri cinque anni) e unirsi ai suoi ricchi amici ad armi pari.