Matteo Cambi: in astinenza grattavo muri pensando fosse coca

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Aprile 2016 - 10:31 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Cambi: in astinenza grattavo muri pensando fosse coca

Matteo Cambi: in astinenza grattavo muri pensando fosse coca

MILANO – “La cocaina gestiva le mie emozioni. Quando ero in astinenza grattavo i muri pensando fossero di cocaina”: è una confessione choc quella di Matteo Cambi, inventore del marchio GURU, quello con la nota margherita, diffuso alcuni anni fa.

Nel suo libro “Margherita di spine. Ascesa e caduta dell’inventore di GURU”, scritto da Gabriele Parpiglia, edito da Mondadori e in vendita dallo scorso 9 febbraio, Matteo Cambi confida:

“La cocaina gestiva le mie emozioni. I miei alti e i miei bassi. Mi facevo dieci pezzi al giorno e quando ero in astinenza, grattavo il muro con la bibbia. Simulavo che il bianco della parete fosse bamba. Sono vivo per miracolo”.

L’imprenditore racconta le feste faraoniche di Lele Mora e Flavio Briatore, il mondo della Formula Uno, l’alcol e la cocaina. E poi il suo percorso professionale, dai primi successi aziendali all’esplosione del marchio GURU in Italia e nel mondo. Fino al crollo, quando l’azienda fallisce, Cambi è costretto a dichiarare bancarotta e finisce in prigione, con una condanna pesantissima.

Infine, la rinascita, soprattutto in termini di salute, attraverso la disintossicazione, e il ritorno ad una vita “normale”, o quanto meno senza gli eccessi di prima.

Come recita la recensione su Amazon: 

Soldi, belle donne, suite principesche nei più costosi alberghi del mondo, e ancora ville, auto private, elicotteri, yacht… e un’azienda che continua a crescere aumentando vertiginosamente il fatturato mese dopo mese: le sue sette carte di credito strisciavano pagamenti per oltre 200.000 euro e le donne strisciavano ai suoi piedi. Una vita esagerata, condita da una creatività fuori dal comune, un istinto naturale per il marketing e una predisposizione all’eccesso, che portano Matteo Cambi a passare dal coraggio all’incoscienza, dalla lucidità manageriale al delirio di onnipotenza, fino ad arrivare a un passo dal precipizio.