Gli editori stranieri a “Più libri più liberi”: “Per numeri e varietà questa fiera è impressionante”

Pubblicato il 7 Dicembre 2010 - 15:07| Aggiornato il 19 Novembre 2014 OLTRE 6 MESI FA
Gli editori stranieri a “Più libri più liberi”: “Per numeri e varietà questa fiera è impressionante”

“Questa Fiera è impressionante!” Questo il commento a caldo di Frederike Doppenberg della casa editrice olandese Athenaeum Polak & Van Gennep a Più libri più liberi per la prima volta. “Sono colpita dal numero di editori indipendenti italiani, nel nostro Paese saranno quattro o cinque al massimo. Credo – ha continuato la delegata olandese – che dipenda anche dalla struttura della distribuzione, da noi è tutto molto più centralizzato e questo non aiuta l’emergere di realtà indipendenti. E’ molto bello – ha concluso la Doppenberg – vedere la passione degli editori quando parlano dei loro titoli, si capisce che per loro è molto più di un semplice lavoro, noi siamo interessati a un paio di proposte di narrativa”. Le fa eco Ayser Ali: “gli editori italiani hanno un atteggiamento romantico – ha notato la delegata della casa editrice turca Sistem Publishing – quando sono arrivata in Fiera non avevo aspettative e ho trovato una grande quantità di proposte interessanti”.

Grazie alla collaborazione con l’ICE, l’Istituto Nazionale per il Commercio con l’Estero, sono 15 gli editori e agenti da tutto il mondo presenti in Fiera per esaminare le novità editoriali e scambiare i diritti d’autore. Per la nona edizione di Più libri più liberi presenti editori/agenti provenienti da Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Portogallo, Russia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Ungheria e, novità di quest’anno, da Grecia, Turchia e Ucraina, in Fiera per la prima volta.

Aris Laskaratos della greca Aiora Press indica gli stand del palazzo dei Congressi: “il fatto che tutti gli editori abbiano uno spazio quasi identico è un bellissimo segnale che indica che tutti hanno la stessa attenzione, perché il valore della proposta culturale di un editore non si può certo misurare dal numero dei titoli. Mi piace questa Fiera – ha sottolineato il greco – perché qui si possono incontrare editori che in altri eventi simili sono offuscati dai grossi gruppi”.

Soddisfatta degli incontri anche Liza Ovsyannikova da Mosca: “In Russia l’editoria indipendente è molto specialistica, c’è poca concorrenza. Più libri più liberi mi ha colpita per la sua grandezza e il per il numero e la varietà degli editori” ha commentato la delegata della Ripol Classic.

La Fiera della piccola e media editoria diventa un vero e proprio modello internazionale di promozione della lettura e dell’editoria, come nota il portoghese Henrique Mota della Principia Editoria: “Vorremmo esportare questa formula, sarebbe un’eccellente opportunità per i piccoli editori portoghesi, non credo che esista una manifestazione del genere nel mondo! Il panorama editoriale del mio paese presenta molte somiglianze con quello italiano – ha notato l’editore di Lisbona – e vedo che qui in Fiera le cose stanno andando molto bene, io sono molto interessato a un titolo di narrativa e due di saggistica”.