Salone Libro Torino: No Arabia Saudita per condanna blogger

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Ottobre 2015 - 21:47 OLTRE 6 MESI FA
Salone Libro Torino: No Arabia Saudita per condanna blogger

Salone Libro Torino: No Arabia Saudita per condanna blogger (Foto Ansa)

TORINO – L’Arabia Saudita non sarà ospite del Salone del Libro di Torino. La decisione è arrivata dopo che il paese arabo ha condannato a morte il blogger di 20 anni Al Nimr per aver manifestato contro il regime. “L’Italia non dia lezioni”, ha replicato l’ambasciatore saudita a Roma Rayed Krimly, sottolineando di non aver affatto apprezzato l’interferenza negli affari interni del suo paese. Il Cda della Fondazione però non sente ragioni: l’invito all’Arabia Saudita è stato ritirato.

Marco Bardesono sul Corriere della Sera che il giovane, stando a quanto dichiarato dalla ong inglese Reprieve, è stato arrestato nel 2012 quando era ancora minorenne e che rischia la decapitazione:

“Il diplomatico ha invitato «coloro che mostrano particolare interesse ai diritti umani ad approfondire la conoscenza dei casi particolari che si trovano a criticare». Poi ha citato i 14 reati di cui Al Nimr è stato dichiarato colpevole, tra cui «molteplici attacchi armati contro mezzi della polizia, contro personale e stazioni di polizia con armi e bombe molotov, la creazione di cellule terroristiche armate, protezione e assistenza offerta a terroristi ricercati, ripetute rapine a mano armata a danno di negozi e farmacie, nonché reiterati attacchi a proprietà private e pubbliche».

Il Salone 2016 diventerà alla fine l’occasione di dare vita ad un nuovo format, con eventi serali a biglietto ridotto sul «modello Expo», capace di coinvolgere il pubblico di tutte le età e di tutte le formazioni. «Tutti conosciamo poco la letteratura e la cultura araba, spesso fondandoci su pregiudizi – spiega Ernesto Ferrero, la cui nomina a direttore artistico dopo il forfait di Giulia Cogoli è stata approvata dal cda -. Si tratta invece di un patrimonio di grande interesse, la cui conoscenza ci potrà aiutare tutti a capire meglio una parte del nostro mondo». La formula sin qui conosciuta, con un Paese ospite per ogni edizione del Salone del Libro, sembra comunque essere stata messa in soffitta. «Ai lettori e ai visitatori del Salone i confini geografici interessano poco», assicura Ferrero. Meglio puntare su temi, tipologie di culture e sistemi letterari”.