Addio sms, “uccisi” da WhatsApp e Viber: vincono chat gratis e smartphone…

Pubblicato il 15 Giugno 2013 - 00:07 OLTRE 6 MESI FA
Addio sms, "uccisi" da WhatsAppe e Viber: vincono chat gratis e smartphone...

Addio sms, “uccisi” da WhatsAppe e Viber: vincono chat gratis e smartphone…

ROMA – Sms addio. WhatsApp, Viber e affini li hanno “uccisi”. Il grande amore degli italiani per i messaggini è già finito. O meglio si è spostato verso strumenti innovativi, tecnologicamente più ricchi e soprattutto gratuiti, le chat. WhatsApp, iMessage, BlackBerry Messanger, Viber spopolano sugli smartphone di mezzo mondo e hanno preso ormai piede anche in Italia a danno dei vecchi e quasi obsoleti sms. A sancire il fenomeno è l’Autorità per le comunicazioni che tra gennaio e marzo ha rilevato il primo calo in assoluto nel numero di sms scambiati sui cellulari italiani.

L’Agcom spiega che sono stati 22,5 miliardi nel primo trimestre, con una contrazione del 4% ”probabilmente dovuta al diffondersi di app di messaggistica mobile”. A differenza dei normali messaggini, le nuove chat permettono non solo di parlare a volontà del tutto gratuitamente (quantomeno con una connessione wifi a portata di mano o con un contratto per la navigazione internet tutto compreso), ma anche di scambiarsi in tempo reale foto e video.

Una tentazione a cui il popolo degli smartphone non ha saputo resistere, scaricandosi sul telefonino anche più di un’applicazione per poter comunicare anche con dispositivi diversi. Che la telefonia tradizionale abbia imboccato il viale del tramonto è del resto dimostrato anche dai dati raccolti dall’Autorità mettendo a confronto i risultati degli operatori europei storici (British Telecom, Deutsche Telecom, France Telecom, Telefonica, Vodafone e Telecom Italia) con quelli degli OTT, gli operatori ‘ibridi’ over the top (Apple, Google, Yahoo, Facebook e Amazon).

Negli ultimi 12 mesi, segnala l’Agcom, i ricavi delle Telco tradizionali sono diminuiti del 3,6%, contro una corrispondente crescita del 22,8% ottenuta dagli OTT. Guardando all’utile netto, le Telco lo hanno visto (soprattutto a causa di svalutazioni sull’avviamento) quasi azzerarsi (dal 5,5% allo 0,4% delle vendite) mentre quello degli operatori ibridi è aumentato del 6,4%, arrivando a superare i 40 miliardi di euro, valore pari al 17,6% degli introiti.

Sebbene un po’ appannati, gli sms potranno comunque giocarsi un’altra chance nei paesi in via di sviluppo, dove il mercato dei telefonini è ancora florido, con prospettiva di crescita nei prossimi anni, e gli smartphone restano invece appannaggio di pochi.