Apple annienta Samsung, ma ora il vero obiettivo è Google e Android

Pubblicato il 26 Agosto 2012 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA
Steve Jobs

ROMA – Il mercato degli smartphone è destinato a cambiare in maniera significativa, dopo la sentenza con cui venerdì una corte californiana ha giudicato la compagnia sudcoreana della Samsung colpevole di aver copiato i prodotti della Apple, obbligandola a pagare una multa di 1,05 miliardi di dollari. Il prossimo appuntamento più importante per gli utenti è quello del 20 settembre, quando il giudice dovrà decidere se emettere una ingiunzione contro i prodotti incriminati della Samsung, come Nexus S 4G e S II, vietando la loro vendita negli Stati Uniti. Questo però significa che non sarà più possibile acquistarli nuovi, non che quelli già in circolazione dovranno essere riconsegnati o distrutti.

Ma il vero obiettivo della Apple è Google, creatore del sistema operativo Android, che viene utilizzato dall’azienda sudcoreana e dalle altre compagnie portate in tribunale. Prima di morire, infatti, Steve Jobs lo aveva detto chiaramente: dobbiamo distruggere il “prodotto rubato”.

Se questo è il problema centrale, perché la Apple non ha fatto causa a Google? Per una ragione puramente tattica, che al momento si sta dimostrando sensata. La compagnia di Mountain View era più difficile da perseguire, perché formalmente non ottiene ricavi diretti da Android. Le altre mandano sul mercato gadget rettangolari con gli angoli tondi, e lungo la strada hanno lasciato prove scritte dell’intenzione di copiare l’iPhone. Quindi era più facile inchiodarle. Ora magari potrebbe toccare ad Amazon, che vende questi prodotti.

Anche la Apple, però, corre qualche rischio. Questa guerra nucleare che ha scatenato sui brevetti potrebbe spingere i concorrenti a ripensare la strategia, puntando ad inventare qualcosa di geniale, invece di limitarsi a copiare Cupertino.