Caltagirone su Rcs: “Cairo bravo, per noi limite antitrust”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Aprile 2016 - 13:37 OLTRE 6 MESI FA
Caltagirone su Rcs: "Cairo bravo, per noi limite antitrust"

Caltagirone su Rcs: “Cairo bravo, per noi limite antitrust”

ROMA – Caltagirone su Rcs: “Cairo bravo, per noi limite antitrust”. Il Corriere della Sera “è un magnifico giornale”, un “oggetto di desiderio di tutti, anche degli editori italiani”, dice Francesco Gaetano Caltagirone delle mosse di Cairo su Rcs. Caltagirone Editore, tuttavia, non può entrare in gioco: “Noi abbiamo un limite Antitrust”, un riferimento “ai tetti della Legge sull’Editoria”, precisa: “Per acquistare dovremmo vendere altre cose”.

Mi auguro, aggiunge il presidente di Caltagirone Editore, durante l’assemblea degli azionisti, “che chi acquisterà Rcs faccia bene”; e su Cairo aggiunge: “E’ un imprenditore noto per la sua serietà e la sua capacità”.

Caltagirone Editore, “grande sforzo di contenimento costi”. Caltagirone editore “con un lavoro forte sui costi è riuscita a tornare in equilibrio”. Il presidente, Francesco Gaetano Caltagirone, lo ha sottolineato all’assemblea degli azionisti rilevando come il bilancio si sarebbe chiuso in utile se non ci fosse stato un forte impatto di svalutazioni e ammortamenti.

Serve comunque “un ulteriore sforzo per contenere i costi: senza non si sopravvive”, ha avvertito, dopo aver ricordato la recente “forte ristrutturazione del gruppo” con la creazione di nuove società, per i servizi e la stampa, orizzontali rispetto ai diversi quotidiani controllati. L’assemblea ha approvato il bilancio 2015, chiuso con una perdita ridotta a poco più di 20 milioni, quasi dimezzata (Il miglioramento è del 46%) rispetto alla perdita dell’esercizio 2014 (-37,26 milioni).

Sul fronte dei ricavi, nei conti 2015 “il calo è dovuto quasi interamente alle vendite dei quotidiani, -8,2%”, mentre sono sostanzialmente invariati i ricavi da pubblicità, -0,3%. La società (che ha registrato anche forte aumento del risultato netto della gestione finanziaria ,in crescita da 1,41 milioni nel 2014 a 8,68 milioni nel 2015) ha potuto – ha sottolineato il presidente – compensare “minori ricavi per 7 milioni con 10 milioni di minori costi”.

La caduta dei ricavi da pubblicità è stata vicina ad arrestarsi, ma “serve una ripresa più vigorosa dell’economia per sostenere un cambio della domanda. Sul mercato – ha indicato ancora Francesco Gaetano Caltagirone agli azionisti – non vediamo una grande ripresa nè della pubblicità nè della domanda, a parte dati di crescita buoni” per i prodotti editoriali online.