Inchiesta G8, Fusi: “Conoscevo bene il ‘sistema Anemone'”

Pubblicato il 14 Maggio 2010 - 08:18 OLTRE 6 MESI FA

La scuola dei marescialli a Firenze

“Basterebbe intercettare il mondo delle costruzioni, cooperative comprese, per capire che ci sono delle protezioni e degli sponsor, cordate che vincono sempre”. A parlare, in un’intervista al quotidiano La Stampa è l’imprenditore Riccardo Fusi, presidente della Btp, indagato per corruzione e associazione a delinquere a Firenze.

“Ero a capo di uno dei più importanti gruppi italiani – prosegue Fusi spiegando di conoscere bene il “sistema Anemone”- Ma negli ultimi due anni non siamo più stati capaci di aggiudicarci una gara. Ora penso: non si può diventare incompetenti dall’oggi al domani”. La spiegazione, secondo Fusi, in parte è da ricondurre alla nuova normativa del 2006, che prevede un sistema di attribuzione di punteggi per cui diventano decisive le commissioni, “ecco perché può tornare utile pagare la casa di un politico”.

E sul ministro Altero Matteoli, Fusi aggiunge: “Non ha mai fatto nulla per il suo Paese. C’é una truffa in corso che viene continuamente nascosta. La domanda é perché lo stesso identico appalto – aggiunge riferendosi all’appalto per la scuola dei marescialli – e assegnato alla Astaldi per 70 milioni di euro in più”.