Google si piega all’Antitrust Ue: nelle ricerche più link rivali

Pubblicato il 15 Aprile 2013 - 14:34| Aggiornato il 16 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Google si piega ai vincoli imposti da Bruxelles e si appresta a siglare la pace con l’Antitrust europeo: per evitare multe per abuso di posizione dominante Google promette di inserire nelle sue ricerche link a servizi alternativi.

A riportare la notizia è il Financial Times che svela i contenuti di una bozza d’accordo che potrebbe mettere fine all’inchiesta per abuso di posizione dominante aperta tre anni fa, evitando al colosso informatico statunitense di pagare una multa salata.

Nell’accordo, che sarebbe legalmente vincolante per cinque anni, Google promette di indicare ”chiaramente’‘ quando sta proponendo proprie piattaforme di ricerca, soprattutto per promuovere ristoranti, servizi finanziari o acquisti online. Inoltre, scrive il quotidiano finanziario londinese, verranno sistematicamente resi visibili i link di altri motori di ricerca rivali. Come risultato, ci sarà una evidente differenza nelle pagine dei risultati delle ricerche in Europa.

”E’ la prima volta – scrive il Financial Times – che Google cede alle pressioni antitrust sul proprio core business della ricerca, che copre quasi il 90% delle ricerche online in Europa”.

Tutto ebbe inizio nel novembre 2010, quanto l’Antitrust europeo, aprì un’inchiesta contro Google in seguito ai ricorsi presentati da alcuni gruppi concorrenti tra cui Microsoft. Anche negli Usa la Federal Trade Commission aveva aperto un’indagine simile, le cui conclusioni, arrivate a inizio gennaio, hanno evidenziato come non ci fossero prove che il colosso di Mountain View avesse favorito in modo anticoncorrenziale i suoi servizi nelle ricerche online.

”A fine gennaio Google ha sottoposto alla Commissione le proprie proposte dettagliate per tentare di rispondere alle preoccupazioni”, ha spiegato all’Afp il portavoce del commissario alla concorrenza Joaquin Almunia, Antoine Colombani. ”Nel corso delle ultime settimane, la Commissione ha fatto le proprie valutazioni preliminari, indicando formalmente le proprie preoccupazioni e su questa base Google ha presentato i propri impegni formali”. Ora su queste proposte potranno esprimersi le società rivali nella vicenda, come Expedia, TripAdvisor e Microsoft.    

Non ci sono limiti di tempo, nessuna data è stata fissata per una decisione dell’Antitrust europeo, ma nei mesi scorsi la Commissione ha indicato l’auspicio di chiudere il dossier dopo l’estate. L’accordo con le autorità europee permetterebbe a Google di evitare una multa ”salata”, scrive il quotidiano.

Contro la casa di Mountain View è arrivato nei giorni scorsi all’Antitrust un nuovo ricorso per pratiche anti-concorrenziali presentato dal gruppo di operatori FairSearch (riunisce anche Microsoft, Oracle, Nokia, Expedia e TripAdvisor), che prendono di mira il sistema operativo Android.