L’Agcom contro le compagnie telefoniche: abolite le tariffe a 28 giorni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Marzo 2017 - 19:30 OLTRE 6 MESI FA
L'Agcom contro le compagnie telefoniche: abolite le tariffe a 28 giorni

L’Agcom contro le compagnie telefoniche: abolite le tariffe a 28 giorni

ROMA – L’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha deciso di abolire le offerte telefoniche a 28 giorni su rete fissa, telefono, Adsl o fibra ottica, imponendo che i canoni debbano essere solo mensili.

L’Autorità garante delle comunicazioni chiede quindi a Vodafone e Wind di cambiare le proprie offerte, anche per gli utenti già attivi. Chiede invece a Fastweb e Tim di bloccare il passaggio annunciato (ma ancora non attivo) a offerte a 28 giorni. Dà 90 giorni agli operatori per adeguarsi. Tutti gli operatori, su fisso e mobile, sono passati o stavano passando, infatti, a questo tipo di tariffazione, che fa scattare l’addebito ogni quattro settimane invece che ogni mese. Con un rincaro dell’8,6 per cento dei prezzi e un rischio – questa la motivazione dell’Autorità – di una ridotta trasparenza tariffaria per gli utenti.

La delibera odierna arriva dopo una consultazione pubblica indetta dall’Agcom, che già puntava il dito su questa tendenza. Si è “compressa libertà di scelta degli utenti” e “vanificato, anche considerate le tempistiche ed il contesto di mercato, la ratio sottesa all’esercizio del diritto di recesso nel caso di mancata accettazione di modifiche contrattuali”, secondo quanto già si leggeva nella consultazione dell’Autorità.

Gli operatori sono pronti a dare battaglia ricorrendo al Tar, tramite la propria associazione Asstel.

“Ci troviamo di fronte a un caso clamoroso: un’autorità, che dovrebbe avere come missione il funzionamento del libero mercato, cerca di riportare il settore, che in Italia già vede prezzi fra i più bassi in Europa, ai tempi delle tariffe” ha commentato il presidente di Asstel Dina Ravera. “Tuteleremo i diritti dei nostri associati nelle sedi più opportune – aggiunge Ravera- con l’obiettivo di ripristinare il diritto degli operatori al libero esercizio dell’attività di impresa”.

“Asstel ricorda che, gli operatori telefonici hanno agito sempre nel pieno rispetto delle disposizioni legislative e del quadro regolamentare vigente, alla luce del quale gli interventi prospettati dall’Autorità non trovano alcun fondamento giuridico e arrecano peraltro gravi ed irreparabili danni a carico degli stessi”.