Linkedin Italia curriculum: Esperto, creativo. Flessibile no

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Gennaio 2016 - 14:45 OLTRE 6 MESI FA
Linkedin Italia curriculum: Esperto, creativo. Flessibile no

Linkedin Italia curriculum: Esperto, creativo. Flessibile no

ROMA  – Linkedin Italia curriculum: Esperto, creativo. Flessibile no. Esperto, strategico, responsabile. Flessibile, invece no. Non serve. Almeno secondo gli italiani che per cercare di migliorare il proprio lavoro mettono un curriculum e un profilo sul social network Linkedin.

La Stampa, in un pezzo firmato Nadia Fedrigo pubblica la top ten delle espressioni usate nei curriculum dagli italiani. Usate o verrebbe meglio da dire abusate visto che, per chi assume, spesso e volentieri anche un pizzico di originalità è un attributo da premiare:

LA TOP 10 ITALIANA

1. Esperto

2. Strategico

3. Responsabile

4. Creativo

5. Organizzazione

6. Multinazionale

7. Appassionato

8. Motivato

9. Problem solving

10. Leadership

Scelte, queste dei curriculum, che lasciano freddo il responsabile di Linkedin Italia Marcello Albergoni. Non piace la mancanza della parola “flessibilità” e ancora meno piace il ricorso sistematico a espressioni come “vasta esperienza” che sono sostanzialmente estranee al linguaggio comune. «Nella vita reale – dice Albergoni a La Stampa – non ci descriveremmo mai come persone “strategiche” o di “vasta esperienza”. Allora perché lo facciamo sul nostro profilo Linkedin? Vogliamo incoraggiare i nostri membri a mostrare i loro risultati con foto, presentazioni e esempi delle loro attività professionali, per dimostrare quanto effettivamente i professionisti siano “appassionati” o siano “creativi” anche senza usare le solite e noiose espressioni».

Nel mondo le parole che vanno per la maggiore sono altre. Nei curriculum è tutto un fiorire di “leadership”. Sta invece passando di moda, dopo qualche anno di dominio sostanzialmente incontrastato l’espressione “problem solving”. Un applauso, infine, va riservato al Messico. Là sono tanti i professionisti che puntano su un aspetto che poco si trova nei curricula nostrani: “In miglioramento continuo”.