Memex, motore di ricerca che svela il lato oscuro del web

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Febbraio 2015 - 09:31 OLTRE 6 MESI FA
Memex, motore di ricerca che svela il lato oscuro del web

Memex, motore di ricerca che svela il lato oscuro del web

ROMA – Darpa, l’agenzia del Pentagono che compie le ricerche avanzate nel campo di scienza e tecnologia, sta sviluppando un motore di ricerca per i siti del darknet. Il suo nome è Memex. Il problema principale è stato trovare un modo per riuscire a far vedere ciò che su Internet è sostanzialmente invisibile. E Chris White è convinto che Memex sarà un nuovo potente strumento per fare ricerche su tutti i contenuti di Internet.

Come riporta Milano Finanza,

a differenza di Google, Memex può ricercare non solo testo, ma anche immagini e coordinate di latitudine e longitudine codificate nelle foto. Può decifrare i numeri che compaiono in un’immagine, compresi i numeri scritti a mano su una foto, una tecnica che i trafficanti impiegano spesso per mascherare i propri dati di contatto. Inoltre riconosce gli sfondi delle foto indipendentemente dai loro soggetti, in modo da poter identificare immagini di diverse donne che condividono lo stesso scenario, come una stanza di albergo, che per gli esperti è un segno eloquente di traffico sessuale. Inoltre, diversamente da Google, può indagare e notare le relazioni che intercorrono non solo tra le pagine web comuni, ma anche tra quelle relative ai database online come quelli delle agenzie governative e che appaiono all’interno dei forum online, il cosiddetto deep web, e all’interno di reti come Tor, i cui indirizzi del server sono oscurati, il cosiddetto dark web.

Memex può aiutare ad esempio le forze dell’ordine a raccogliere informazioni nelle indagini relative a crimini che hanno luogo on-line. Spesso infatti seguire le tracce delle attività criminali on-line è un lavoro che deve essere svolto “manualmente”, nel senso che una buona parte del lavoro di indagine consiste nel cercare di risalire alle connessioni tra diversi siti o tra diversi “pezzetti” di informazione sparsi nella Rete. E quando queste informazioni “spariscono” nel deep Web le cose si fanno più complicate perché non è possibile utilizzare i motori di ricerca.

Un’altra delle caratteristiche di Memex sarà la capacità di aggregare automaticamente i dati dopo averli comparati e di essere quindi in grado di ricostruire la rete di relazioni tra i diversi siti o le connessioni tra i risultati della ricerca.

Sulla pagina dedicata a Memex sul sito della Darpa specificano anche quello che Memex non farà: accedere ad informazioni che non sono pubbliche e fornire servizi di anonimizzazione e di de-anonimizzazione.

Il gruppo di ricerca guidato da White ha analizzato circa 60 milioni di annunci online che offrono servizi sessuali e ha stimato che il costo per pubblicare questi annunci sia di un paio di centinaia di milioni di dollari e per sostenere solo questo costo il business deve avere dimensioni molto maggiori. Ma non si tratta solo di smantellare i network della prostituzione: grazie alla sua capacità di analizzare i dati nel deep Web, Memex potrà essere uno strumento efficace per aiutare le ONG che si occupano di fornire assistenza alle vittime del racket.