Perugia. Il festival del giornalismo

Pubblicato il 29 Marzo 2012 - 17:33 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 29 MAR – La primavera araba, L'Aquila dimenticata, il sud che resiste, Mani pulite 20 anni dopo, il Paese al tempo del Governo Monti il ricordo di Falcone e Borsellino, il naufragio del Giglio, donne e media. Saranno fra le decine di argomenti alla sesta edizione dell'International Journalism Festival, dal 25 al 29 aprile a Perugia.

In 200 eventi, a ingresso libero, si alterneranno centinaia di protagonisti. Il ministro della giustizia Paola Severino discutera' di etica e giornalismo con Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine dei Giornalisti. Michele Santoro arrivera' in chiusura del Festival con un evento ancora da definire. Bruno Vespa e Enrico Mentana saranno star di 'Matador, due anchorman a confronto'. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, parlera' del 'Sud che resiste'.

Il n.2 di Wikileaks Kristinn Hrafnsson, presentera' il libro Dossier Wikileaks: segreti italiani e si confrontera' sulle fonti anonime. Grande spazio anche alla primavera araba, e al tema dell'anno, il data driven journalism, cioe' il giornalismo che punta sui dati, con tre panel, cinque workshop alcuni dei maggiori esperti mondiali. A dare vita a un dibattito su mobilita', evoluzioni e prospettive del giornalismo partecipativo, ci saranno fra gli altri, Luigi Contu, direttore dell'ANSA e Paolo Ruffini, direttore di La7. Giulio Anselmi presidente Fieg e dell'ANSA e il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all'editoria Paolo Peluffo saranno fra i protagonisti dell'incontro sui cambiamenti dell'editoria, dalla carta stampata al digitale.

Sono stati organizzati 50 workshop e circa 80 panel (compresi quelli in collaborazione con Associazione Giornalisti Scuola di Perugia, ndr), oltre a presentazioni di libri e documentari, serate teatrali, interviste, fra le quali una twitterview', intervista a cui si potra' partecipare via twitter,con Ezio Mauro, direttore de La Repubblica. ''Si esploreranno tutti gli strumenti dell'informazione, mixando il vecchio con il nuovo'' ha spiegato Arianna Ciccone, creatrice nel 2006 con Christopher Potter del festival a cui lavoreranno anche 200 studenti e appassionati di giornalismo provenienti da 27 Paesi.

In programma anche i 20 anni di mani Pulite, di cui parleranno, fra gli altri, Marco Travaglio e Piercamillo Davigo; il focus su Giuseppe D'Avanzo e il giornalismo d'inchiesta; il caso Kony, creato dal video virale sulle atrocita' commesse dal signore della guerra ugandese Joseph Kony, che ha raggiunto 100 milioni di visualizzazioni in pochi giorni. Beppe Severgnini con Philippe Ridet inviato di Le Monde parlera' del Paese oggi, in 'se l'Italia di Monti fosse un film: Mary Poppins, Twilight o Paradiso amaro?'. Protagonisti di incontri anche Stefano Rodota' su 'Democrazia, media e potere nell'era della conoscenza' e l'ex direttore di Al Jazeera Wadah Khanfar. Il 25 aprile ci sara' il meeting dei movimenti dei giornalisti precari italiani.

Tra i workshop 'Giornalismo di precisione' con i premi Pulitzer Sarah Cohen e Steve Doig, e tre appuntamenti a cura della Commissione europea Rappresentanza in Italia. Fra gli altri ospiti i registi Stefano Sollima (Acab) e Daniele Vicari (Diaz), e musicisti come Caparezza, J-Ax, Max Pezzali, Pierpaolo Capovilla (Teatro degli Orrori) e Gianmaria Testa, che il 28 aprile terra' un concerto per Unicef Italia (al Festival con vari appuntamenti), legato alla campagna contro la mortalita' infantile 'Vogliamo zero'. Tra i premi, Eretici digitali organizzato da Google, per inchieste che promuovano un uso innovativo di internet e il concorso 'Una storia ancora da raccontare: Mauro Rostagno', in collaborazione con l'associazione Ilaria Alpi.