Ruzzle, trucchi per vincere e “rimorchiare”. Sesso, soldi e parole

di Gianluca Pace
Pubblicato il 23 Gennaio 2013 - 13:18| Aggiornato il 16 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Ruzzle, trucchi per vincere e rimorchiare. Ruzzle in ufficio. Ruzzle a scuola. Ruzzle ovunque. L’italiano medio, e no, ormai è stato contagiato. Buttate pure nel secchio scarabeo, sudoku o vecchie copie di settimana enigmistica. Non vi serviranno più. Forse. Ma cos’è Ruzzle? Prima di tutto un’applicazione per tablet e smartphone, un gioco dove bisogna comporre il maggior numero di parole possibili entro un tempo massimo di due minuti in tre turni. Finito con le istruzioni passiamo alla vera domanda.

Perché Ruzzle sta avendo così successo? Gli italiani hanno riscoperto un amore antico e mai estinto per l’enigmistica? Per l’italiano? Probabilmente no. La risposta potrebbe essere più semplice del previsto. Ruzzle è un social game, “Asynchronous multiplayer games” direbbero gli esperti del settore. Con Ruzzle puoi sfidare gli amici, reali o virtuali, parenti, reali o virtuali, conoscenti, reali o virtuali o anche sconosciuti, virtuali.

La sfida, la competizione in molti casi potrebbe così andare in secondo piano, escluso gli ossessivo-maniaci che altro non aspettano che celebrare e pubblicare le proprie vittorie sui Social Network. Ruzzle ha successo perché dura poco, si può giocare ovunque, dall’ufficio alla fermata dell’autobus, ma, soprattutto, perché si può socializzare. Forse. Se socializzazione si può chiamare l’incontro virtuale.

Mag Interactive la diabolica azienda che sta dietro a Ruzzle intanto pensa ad accumulare denaro. Il gioco è gratuito, i banner pubblicitari presenti no. Senza contare la versione a pagamento dove i banner non ci sono ma il gioco non è gratuito. Ruzzle è un Social Game dove tutti, tra una partita e l’altra, in fondo sperano di trovare un potenziale partner da distruggere.