Twitter presenta domanda per lo sbarco in Borsa. Gli analisti: “Vale 10 mld $”

di Daniela Lauria
Pubblicato il 12 Settembre 2013 - 23:42| Aggiornato il 13 Settembre 2013 OLTRE 6 MESI FA
Twitter presenta domanda per lo sbarco in Borsa

Twitter presenta domanda per lo sbarco in Borsa

NEW YORK – Anche Twitter si prepara per lo sbarco in Borsa. Il social network dei cinguettii ha presentato la documentazione per l‘initial public offering, l’offerta al pubblico dei titoli che una società offre quando intende quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato.

Twitter ha presentato alla Sec, l’autorità borsistica statunitense, una domanda di ammissione all’Ipo per la successiva quotazione sui listini.

Ad annunciarlo al mondo è stata la stessa società con un tweet. E non poteva essere altrimenti: il cinguettio miliardario ha cominciato a risuonare per i mercati finanziari Usa poco dopo la chiusura di Wall Street. La notizia è stata poi confermata da un portavoce dell’azienda che ha specificato: “Lo abbiamo presentato in via confidenziale“.

Evidentemente Twitter, da subito intenzionata a una quotazione di più basso profilo rispetto a quella di Facebook dello scorso anno, ha approfittato delle nuove norme varate dall’amministrazione Obama nel 2012, del Jumpstart Our Business Startups o Jobs Act, messo a punto per indurre un maggior numero di società a rivolgersi al mercato. La norma prevede che le aziende con meno di un miliardo di dollari di ricavi all’anno possano mantenere confidenziali i documenti fino a tre settimane prima del lancio del roadshow con gli investitori. L’ipo, secondo indiscrezioni, sarà curata da Goldman Sachs.  

Stando alle stime degli analisti, Twitter vale più di 10 miliardi di dollari. La documentazione arriva pochi giorni dopo la maggiore acquisizione realizzata dall’azienda, quella di MoPub, società per la pubblicità mobile. Un’operazione il cui prezzo non è stato comunicato ma che valuterebbe MoPub tra i 300 e i 400 milioni di dollari. E che soprattutto spiana la strada, per la prima volta, a un’espansione di Twitter al di là del proprio orticello di microblogging, dal momento che la società appena acquisita continuerà a offrire servizi ad altri siti. MoPub è guidata da Jim Payne, ex manager di AdMob, altra azienda di pubblicità mobile acquistata per 750 milioni di dollari da Google quattro anni fa.