Contachilometri “scaricato” per vendere auto addio: norme più stringenti per fare la revisione

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Giugno 2017 - 07:45 OLTRE 6 MESI FA
Contachilometri "scaricato" per vendere auto addio

Contachilometri “scaricato” per vendere auto addio

ROMA –  Stretta sulle revisioni auto, con lo stop ai furbetti del contachilometri, e telecamere installate nelle aree di sosta riservate al carico e scarico merci per ‘pizzicare’ e multare in tempo reale i trasgressori del divieto.

Sono alcune delle novità in arrivo per gli automobilisti. In particolare, il giro di vite sulle multe è contenuto nella manovrina del Governo e prevede la possibilità, per le amministrazioni locali, di combattere a distanza le soste vietate nelle aree di carico e scarico merci, negli orari di divieto di sosta, tramite appositi sistemi di videosorveglianza che permetteranno anche l’invio delle multe direttamente al domicilio del trasgressore.

Nei prossimi giorni, e probabilmente entro la prossima settimana, sarà invece pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto 214, datato 19 maggio, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che introduce norme più rigorose sulle operazioni periodiche di revisione dei veicoli e il rilascio all’automobilista di un attestato che conterrà l’indicazione della percorrenza chilometrica del mezzo alla data del suo esame.

Tale provvedimento, che entrerà in vigore dal maggio 2018, recepisce le indicazioni di una Direttiva Ue e necessiterà dell’emanazione di decreti attuativi nei prossimi mesi. Nel dettaglio, si prevedono più garanzie di “imparzialità” per i controlli effettuati nelle officine private e l’emissione a prova conclusa di un certificato di revisione che seguirà il veicolo negli eventuali successivi passaggi di proprietà. Questo documento, per arginare il fenomeno truffaldino del taglio dei chilometri indicati sul cruscotto dei veicoli di seconda mano, conterrà le indicazioni del chilometraggio della vettura al momento della verifica.

Nello stesso certificato, poi, saranno indicati i risultati delle operazioni di verifica e la data di scadenza della revisione e non più, come avviene oggi, di effettuazione dell’ultimo controllo. Si risolverà, quindi, un’anomalia tutta italiana che nel tempo ha ingenerato non pochi problemi agli automobilisti, creando confusione sulla data corretta del successivo controllo (rimangono invariate, invece, le tempistiche previste: primo esame a 4 anni dall’acquisto dell’auto nuova, le successive ogni due).

Infine, nel provvedimento si segnala l’obbligo di separazione nei centri di controllo privati (officine) delle figure del meccanico adibito alla riparazione dei veicoli e del tecnico addetto alla revisione (ispettore autorizzato), che dovranno essere necessariamente due persone distinte. “Si è fatto un passo avanti nel campo della sicurezza stradale e ambientale – sottolinea Vincenzo Ciliberti, responsabile legislativo dell’Associazione Nazionale Artigiani Revisori Auto (ANARA) di Confartigianato, che ha partecipato al tavolo ministeriale di stesura del provvedimento.