MotoGp Australia: vince Marquez, Valentino Rossi secondo, Vinales terzo

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Ottobre 2017 - 08:20 OLTRE 6 MESI FA
marc-marquez.gp

Marc Marquez (foto Ansa)

PHILIP ISLAND – Marc Marquez ha vinto il gp d’Australia, classe MotoGp.

Il pilota Honda, leader del mondiale, ha preceduto le Yamaha di Valentino Rossi e Maverick Vinales. Solo 13 esimo Andrea Dovizioso (Ducati) che così vede il suo distacco in classifica da Marquez salire a 33 punti.

Il pubblico australiano ha Valentino Rossi nel cuore. La riprova si è avuta durante la premiazione del Gp a Phillip Island, quando sul podio il pilota italiano è stato accolto ed accompagnato da continui cori di incoraggiamento e tanti applausi.

Se la vittoria l’avesse assegnata l’applausometro, Marc Marquez, oggi meritatissimo vincitore, non sarebbe nemmeno arrivato a fine gara. Per lo spagnolo fischi ed anche qualche ‘buu’ di disapprovazione.

Che lo fischino pure, i tifosi sotto il podio di Phillip Island. Per consolarsi, a Marc Marquez, basta sollevare il trofeo del vincitore in Australia. Il sesto successo stagionale è pesantissimo. Potrebbe rivelarsi decisivo per conservare in casa Honda il mondiale già in Malesia. Gli basterà non perdere più di 7 punti da Andrea Dovizioso. “Ma a questo ora non penso – assicura lui, anche se il sorriso, più largo che mai, lo smentisce – A Sepang andrò per dare tutto, come sempre, con l’obiettivo minimo di salire sul podio, ma puntando a vincere”. Però, ammette, “il +33 in classifica ha il suono della vittoria”.

Adesso il vantaggio è grande – aggiunge – vale la pena prendere meno rischi”. All’immagine della gioia spagnola fa da contrappunto la faccia lunga di Dovizioso, tredicesimo e prossimo ad abdicare ai sogni iridati. “La delusione è tanta – ammette il pilota di Forlimpopoli – Sicuramente il mio errore di inizio gara ha complicato tutto e forse anche la scelta della gomma posteriore (media, ndr) non è stata la migliore, ma su questa pista la nostra moto ha problemi di percorrenza, non gira. Sul podio sono salite gomme diverse, non possiamo dare colpa agli pneumatici. Quest’anno siamo riusciti a migliorare molti aspetti e ad essere competitivi per tutta la stagione, però quando arriviamo su tracciati come questo, dove non ci sono grandi frenate e abbondano i curvoni veloci, alcuni nostri limiti si amplificano. Infatti qui tutte le Ducati non sono state molto veloci”.

Valentino Rossi sul podio è stato osannato come un vincitore. Ed il secondo posto in affetti equivale quasi ad un successo. La battaglia a colpi di carena e sorpassi mozzafiato non l’ha spaventato. Anzi, si è calato, perfettamente a suo agio, nello stile di guida aggressiva di tanti giovani colleghi. “Gli ultimi arrivati hanno alzato molto il livello di competitività. Se il gioco è questo, sono pronto, giochiamo – è la sfida lanciata dall’alto dei 38 anni – Questa pista mi piace sempre tantissimo. Il secondo posto di oggi è importante per me, che vengo da un periodo difficile. Ed è importantissimo per il morale del team. Ma non illudiamoci di aver risolto i nostri problemi con questa gara. Dobbiamo lavorare ancora tanto per rendere la M1 competitiva in ogni condizione”.

Chiusura ancora con le parole di Marquez: “Nei primi giri mi guardavo sempre le spalle per vedere dove’era Dovizioso. Poi sono cominciate le sportellate, la prima l’ho presa da Zarco. Allora mi sono messo lì, calmo, cercando di controllare. Quando mi hanno detto che Dovi era molto indietro, ho deciso di rompere gli indugi ed a tre giri dalla fine sono partito all’attacco”.