Antonello Venditti e Renato Zero: duetto su “La società dei magnaccioni”

Pubblicato il 9 Marzo 2012 - 01:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 8 MAR – Un trascinante duetto estemporaneo di Antonello Venditti con Renato Zero su 'La societa' dei magnaccioni' cantata in coro con gli ottomila stasera al Palalottomatica, e' stata una delle sorprese della prima data romana sold-out del cantautore, che ha aperto l'Unica tour 2012, e stasera ha festeggiato anche i 63 anni. Zero, a sorpresa insieme tra gli altri a Raffaella Carra' sul finale del concerto, portando una gigantesca torta mimosa, hanno fatto gli auguri a Venditti. ''Antonello e' un mosaico indelebile di una romanita' sublime e irripetibile'', ha detto Zero, accolto sul palco da un'ovazione.

Un momento divertente a conclusione di un concerto emozionante, durato piu' di due ore con 25 canzoni, in cui Venditti ha eseguito gran parte dei suoi maggiori successi, da 'Sara' a 'Sotto il segno dei pesci', da 'Ricordati di me' a 'Roma capoccia', ma ha anche fatto vari riferimenti all'attualita'. Come il minuto di silenzio chiesto a inizio serata per ricordare l'amico Lucio Dalla e i due palchisti Francesco Pinna e Matteo Armellini, morti in incidenti durante gli allestimenti dei concerti rispettivamente, di Jovanotti e Laura Pausini.

''Lucio era un ragazzo straordinario, mi ha insegnato un sacco di cose, come l'amicizia e l'importanza della musica – ha detto Venditti – dovrei essere triste ma lui mi ha sempre detto non rompere e vai a cantare. Stasera dedichiamo la musica a lui e Francesco Pinna e Matteo Armellini''. Prima di cantare un altro suo classico, 'Sara', il cantautore romano ha anche ricordato le due italiane rapite Rossella Urru (''io vorrei tanto che questa ragazza fosse liberata, che non ci fossero tentennamenti'') e Maria Sandra Mariani, ''signora rapita nel piu' totale silenzio. Sono donne che si perdono, ma si ritrovano insieme a noi''. Venditti ha aggiunto che l'8 marzo ''per me e' stupido ma per le donne no perche' simboleggia la loro lotta per dei diritti che non ci sono piu', vi rendete conto che oggi per trovare lavoro una donna deve rinunciare spesso alla maternita'? Neanche il piu' lurido verme nazista ci avrebbe pensato''.

Tra le parti piu' intense della serata c'e' stata quella con Venditti da solo al piano, al centro della scena, con un grande cappello bianco proiettato dal megaschermo, mentre cantava 'Ci vorrebbe un amico', 'Le cose della vita', 'Grazie Roma' e 'Notte prima degli esami'. Si replica domani in attesa del prossimo concerto a Roma del cantante previsto per il 5 maggio, sempre al Palalottomatica. Intanto Venditti sara' tra l'altro ad Acireale, Milano, Bologna, Genova e Torino. Tra i musicisti con lui sul palco Alessandro Centofanti (piano e organo), Amedeo Bianchi (sax), Maurizio Perfetto (chitarra), Derek J. Wilson (batteria). Presenti tra gli altri al concerto, Walter Veltroni e Francesco Rutelli. Tra le battute piu' applaudite della serata quella finale di Renato Zero, ''c'e' dispiace per la padania ma semo troppo forti''.