Assolto il rapper “Er Boh”: la lingua violenta dell’hip hop non è reato

Pubblicato il 18 Ottobre 2012 - 17:48 OLTRE 6 MESI FA
Il rapper Riccardo Valentini, “Er Boh” (foto tratta dal suo profilo Myspace)

ROMA – Assolto perché il fatto non sussiste “Er Boh“, il rapper Riccardo Valentini, 27 anni, accusato di “istigazione a commettere delitti contro la vita e l’incolumità pubblica” (art. 414,81 del codice penale) perché aveva composto e diffuso una canzone nella quale incitava a reagire all’aggressione subita da un suo amico, Stefano Di Masi, pestato a sangue dai buttafuori del locale “La Spiaggetta” di Ostia. Leggi: Massacrano di botte un ragazzo alla spiaggetta, arrestati due buttafuori Il brano hip hop era stato diffuso dall’emittente romana Radio Rock e su Youtube.

Per il giudice del Tribunale di Roma Anna Maria Pazienza quel brano musicale è violento perché violento è lo stile dell’hip hop e violenta è la realtà che denuncia, fatta di periferie degradate e vittime di ingiustizie sociali. Accolta quindi la tesi difensiva dell’avvocato Giovanna Corrias Lucente, che ha sostenuto al processo che “il brano deve essere interpretato come un grido di autodifesa dei deboli, invitati a opporsi agli atti di violenza posti ai loro danni, almeno difendendosi per così dire ‘alla pari'”.

Questo era il passaggio contestato dall’accusa, le parole del brano in cui Valentini, conosciuto anche come “Er Boh 29” e “ErBohne“, avrebbe incitato alla violenza:

“…A Roma anni di lame lunghe, guardie infami… Io personalmente darei fuoco a ‘sta strada… Alla violenza si risponde con la violenza… e la gente di quartiere che risponde ai suoi attacchi… E la gente di quartiere che vi cerca e non fa sconti… Fai del lavoro e non ne salvo neanche uno… Perdono o vendetta, chiaramente ristretta… Scorda la notte, scorda la violenza che noi non ci scordiamo e non portiamo pazienza… Riccardo, a Stefano. Alla violenza si risponde con la violenza. Da Spinaceto a Stefano. Alla violenza si risponde con la violenza. Da tutta Roma a Stefano. Alla violenza si risponde con la violenza, con la violenza… Mai toccare un fratello del quartiere nostro… Questa è tutta la città che ti sputa in faccia…”

Parole che il rapper aveva scritto di getto, mentre il suo amico era finito in coma vittima di una violenza ingiustificata.