Concertone Primo Maggio: scontro Camusso-cantanti

Pubblicato il 1 Maggio 2013 - 10:40| Aggiornato il 2 Marzo 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ il giorno del consueto Concertone del Primo Maggio. Ma come è ormai tradizione degli ultimi anni, non mancano le polemiche. Prima i sindacati confederali, organizzatori dell’evento di piazza San Giovanni, hanno lasciato a casa Fabri Fibra. Poi il segretario della Cgil Susanna Camusso ha accusato la kermesse che raccoglie ogni anno centinaia di migliaia di ragazzi di essere segnata “dal tempo”. “Il concerto del Primo Maggio vuole parlare ai giovani con un linguaggio che ci permette di interloquire con loro. Il prossimo è il 25simo. Tutte le cose sono segnate dal tempo”. E ha precisato ancora la Camusso: “Bisogna fare una riflessione ma non voglio dire comunque che questo sia l’ultimo”.

Immediata la replica dei cantanti. “Mi dispiacerebbe molto – dice Federico Zampaglione dei Tiromancino – il Primo Maggio romano è sempre stato importante perché unisce le persone, anche adesso le stringe intorno all’assenza del lavoro che sta mandando in rovina questo Paese. Poi, è una delle rare occasioni in Italia in cui si porta la musica live in tv. I lavoratori e la musica meriterebbero più rispetto e protezione, da noi non accade. Per questo sono doppiamente addolorato”.

È d’accordo Max Gazzè che usa l’ironia: “Ha ragione la Camusso a dire che tutte le cose sono segnate dal tempo. Ma voglio ricordarle che al posto suo, in passato, c’erano Cofferati ed Epifani che amavano molto il Concertone. Ma come loro non sono più alla guida della Cigl anche qualcun altro non ci sarà più…”.