Festival di Sanremo 2017, tutti i testi delle canzoni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Febbraio 2017 - 14:46 OLTRE 6 MESI FA

FESTIVAL DI SANREMO 2017:  TESTI CANZONI – Ecco tutti e ventidue i testi delle canzoni in gara al Festival di Sanremo 2017.

Ron con “L’ottava meraviglia”

di M. Del Forno – Ron – E. Mangia – F. Caprara – M. Del Forno
Ed. Le Foglie e il Vento – Garlasco (PV)

La mia vita è una candela
Brucerà lasciando cera
È la scena di un romanzo
Che non so come finirà
All’inizio un’altalena
Una storia una sirena
È la convinzione di raggiungerti
Anche in capo al mondo
Anche quando sono in coda
Nella fretta di arrivare
Fra polemiche alla radio
Una casa nuova da desiderare
E stasera piove ancora
E stasera farò tardi
Le giornate sempre corte
E io sempre meno giovane
Ma in fondo
L’ottava meraviglia del mondo
Siamo io e te… siamo io e te
In mezzo ai nostri pensieri
C’è una strada da fare
Da percorrere insieme
Su un treno, un aereo o soltanto coi sogni
Nei miei occhi l’America
Nei tuoi passi l’Oriente
Fino a che non cadranno
Saranno le stelle a inseguire i nostri momenti
C’è una strada nel sempre
Dove con te voglio andare
Per dividere il mondo e poi ricominciare
Un sentiero da esplorare
Che mi tiene ancora acceso
Scivolando sulla noia
Tu mi hai rialzato con la gioia
E arrivavo come un tuono
In ritardo come sempre
La tua luce un’anteprima
A quello che avrei detto
Che avrei fatto dopo
Ma in fondo
L’ottava meraviglia del mondo
Siamo io e te… siamo io e te
In mezzo ai nostri pensieri
C’è una strada da fare
Da percorrere insieme
Su un treno, un aereo o soltanto coi sogni
Nei miei occhi l’America
Nei tuoi passi l’Oriente
Fino a che non cadranno
Saranno le stelle a inseguire i nostri momenti
C’è una strada nel sempre
Dove con te voglio andare, andare, andare
Andare…
C’è una strada nel sempre
Dove con te voglio andare
Per dividere il mondo
E poi ricominciare… ricominciare

Paola Turci con “Fatti bella per te”

di P. Turci – G. Anania – L. Chiaravalli – D. Simonetta
Ed. Warner Chappell Music Italiana/Music Union/Eclectic Music Group/Effeppi – Milano – Roma

Non ti trucchi
E sei più bella
Le mani stanche
E sei più bella
Con le ginocchia sotto il mento
Fuori piove a dirotto
Qualcosa dentro ti si è rotto
E sei più bella
Sovrappensiero
Tutto si ferma
Ti vesti in fretta
E sei più bella
E dentro hai una confusione
Hai messo tutto in discussione
Sorridi e non ti importa niente, niente!
Se un’emozione ti cambia anche il nome
Tu dalle ragione, tu dalle ragione
Se anche il cuore richiede attenzione
Tu fatti del bene
Tu fatti bella per te!
Per te, per te
Passano inverni
E sei più bella
E finalmente
Ti lasci andare
Apri le braccia
Ti rivedrai dentro una foto
Perdonerai il tempo passato
E finalmente ammetterai
Che sei più bella
Se un’emozione ti cambia anche il nome
Tu dalle ragione, tu dalle ragione
Se anche il cuore richiede attenzione
Tu fatti del bene
Tu fatti bella per te!
Per te, per te
E sei più bella quando sei davvero tu
E sei più bella quando non ci pensi più
Se un’emozione ti cambia anche il nome
Tu dalle ragione, tu dalle ragione
Se anche il cuore richiede attenzione
Tu fatti del bene
Tu fatti bella per te
Per te, per te

Sergio Sylvestre con “Con Te”

di G. Todrani – S. Sylvestre – S. Maiuolo
Ed. Sony/ATV Music Publishing (Italy)/Girasole
Milano – Roma

Così vai via, non lo so se è colpa mia, non c’è poesia
C’è uno spazio vuoto dentro, è casa mia
Solitudine, una malattia che è mia, mia, mia
Con te ho nascosto le mie lacrime
Con te perché adesso ci sta un altro con te
In questo disastro che chiamo il mio mondo
Mentre affondo io penso a te
Che sei per me leggerezza e pagine di noi
Che strappai con le mani, con le mani
Con te ho nascosto le mie lacrime
Con te perché adesso ci sta un altro con te
Ma non importa quello che sento
Resta per me, dentro me
E da questo disastro a pezzi ritorno
E tu non lo sai
Con te ho nascosto le mie lacrime
Con te il mio mondo, il mio mondo
Con te ho nascosto quasi tutto di me
Così vai via, ma eri mia, mia, mia

Giusy Ferreri con “Fa talmente male”

di R. Casalino – Takagi – Ketra – R. Casalino – P. Catalano
Ed. Universal Music Italia – Milano

Se fuori piove
È l’illusione che qualcosa ancora si muove
I sintomi dell’amore sono altrove
Ci siamo fatti trasportare
Dall’odore di sensazioni nuove
Incapaci di dissolvere nell’aria le speranze,
In assenza di risposte formulo domande.
Vorrei sentirti dire
Che a tutto ci sarà una soluzione
Non sento più il rumore della voce
Il tuo silenzio è già fatale
Ogni istante fa talmente
Fa talmente male.
Vorrei sentirti dire
L’amore non conosce condizione
Che dici se riuscissimo a evitare
La fine più banale
Ogni istante fa talmente
Fa talmente male.
E fuori piove
Un sentimento ha smosso tutto
Non c’è niente che
A questo punto devi farti
Perdonare perché non c’è più
Nulla che mi devi
Amore, hai colpe da espiare
Impossibile per me restare ad osservare
Troppe le complicazioni da considerare.
Vorrei sentirti dire
Che a tutto ci sarà una soluzione
Non sento più il rumore della voce
Il tuo silenzio è già fatale
Ogni istante fa talmente
Fa talmente male.
Vorrei sentirti dire
L’amore non conosce condizione
Che dici se riuscissimo a evitare
La fine più banale
Ogni istante fa talmente
Fa talmente male.
Per me
Per me
Per me
Ogni istante fa talmente
Fa talmente male.
Vorrei sentirti dire
Che a tutto ci sarà una soluzione
Non sento più il rumore della voce
Il tuo silenzio è già fatale
Ogni istante fa talmente
Fa talmente male
Per me

Michele Bravi con “Il diario degli errori”

di Cheope – G. Anastasi – F. Abbate
Ed. Universal Music Italia – Milano

Ho lasciato troppi segni
Sulla pelle già strappata
Non c’è niente che si insegni prima
Che non l’hai provata
Sono andato sempre dritto come un treno
Ho cercato nel conflitto
La parvenza di un sentiero
Ho sempre fatto tutto in un modo solo mio
E non ho mai detto resta se potevo dire addio
Poche volte ho dato ascolto a chi dovevo dare retta
Ma non ne ho tenuto conto
Ho sempre avuto troppa fretta
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori
Da tutte le mie contraddizioni
Da tutti i torti e le ragioni
Dalle paure che convivono con me
Dalle parole di un discorso inutile
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori
Ho giocato con il fuoco
E qualcuna l’ho anche vinta
Ma ci è mancato poco
Mi giocassi anche la vita
Ho lasciato troppe volte
La mia impronta sopra il letto
Senza preoccuparmi troppo
Di cosa prima avevo detto
Ho guardato nell’abisso di un mattino senza alba
Senza avere un punto fisso
O qualcuno che ti salva
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori
Da tutte le mie contraddizioni
Da tutte le mie imperfezioni
Dalle paure che convivono con me
Dalle parole di un discorso inutile
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori
Almeno tu
Almeno tu
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori

Alessio Bernabei con “Nel bel mezzo di un applauso”

di R. Casalino – D. Faini – V. Casagrande – R. Casalino
Ed. Universal Music Italia/Universal Music Publishing Ricordi/
LP & Friends – Milano

Stanotte ho aperto
Uno spiraglio nel tuo intimo
Non ho bussato
Però sono entrato piano.
Aspetterò che tu ti senta un po’
Più al sicuro,
Nel frattempo ti canto
Una canzone al buio.
È il tratto fuori dal comune
A vivere nel tempo,
Quella bellezza in cui il difetto
Resta al posto giusto.
Se vuoi trovarmi, cercami nell’imprevisto.
Ho capito che la felicità
Non è per sempre e che
Ti viene data in prestito e
Adesso che è qui con me,
Ho capito perché
Perché possa regalarla
Regalarla a te.
E non c’è pioggia
E non c’è vento che
Può spostare l’epicentro
Dei miei occhi su te,
Può spostare l’equilibrio
Dei miei occhi su te,
Perché siamo
Nel bel mezzo di un applauso.
L’universo intero,
L’universo intero applaude noi.
L’universo intero applaude noi.
Non accontentarti di qualcuno
Solo perché è ovvio,
Come un accordo dissonante
A cui non fai più caso.
Se vuoi incontrarmi,
Cercami nell’imprevisto.
Ho capito che la felicità
Non è per sempre e
Che ti viene data in prestito e
Adesso che è qui con me,
Ho capito perché
Perché possa regalarla
Regalarla a te
E non c’è pioggia
E non c’è vento che
Può spostare l’epicentro
Dei miei occhi su te,
Può spostare l’equilibrio
Dei miei occhi su te,
Perché siamo
Nel bel mezzo di un applauso
L’universo intero,
L’universo intero applaude noi.
L’universo intero,
L’universo intero applaude.
L’universo intero applaude noi.
Sento che rinasco dal tuo stesso petto
Per morire non so dove e non so quando
Nell’abbraccio tuo intravedo meglio tutto
E tutto è stupendo.
Ho capito che la felicità
Non è per sempre e
Che ti viene data in prestito e
Adesso che è qui con me,
Ho capito perché
Perché possa regalarla
Regalarla a te
E non c’è pioggia
E non c’è vento che
Può spostare l’epicentro
Dei miei occhi su te,
Può spostare l’equilibrio
Dei miei occhi su te,
Perché siamo
Nel bel mezzo di un applauso
L’universo intero,
L’universo intero applaude noi.
L’universo intero,
L’universo intero applaude.
L’universo intero applaude noi.
L’universo intero,
L’universo intero applaude

Fabrizio Moro con “Portami via”

Tu portami via
Dalle ostilità dei giorni che verranno
Dai riflessi del passato perché torneranno
Dai sospiri lunghi per tradire il panico che provoca l’ipocondria
Tu portami via
Dalla convinzione di non essere abbastanza forte
Quando cado contro un mostro più grande di me
Consapevole che a volte basta prendere la vita cosi com’è
Cosi com’è
Imprevedibile
Portami via dai momenti
Da questi anni invadenti
Da ogni angolo di tempo dove io non trovo più energia
Amore mio portami via
Tu portami via
Quando torna la paura e non so più reagire
Dai rimorsi degli errori che continuo a fare
Mentre lotto a denti stretti nascondendo l’amarezza dentro a una bugia
Tu portami via
Se c’è un muro troppo alto per vedere il mio domani
E mi trovi lì ai suoi piedi con la testa fra le mani
Se fra tante vie d’uscita mi domando quella giusta chissà dov’è
Chissà dov’è
È imprevedibile
Portami via dai momenti
Da tutto il vuoto che senti
Dove niente potrà farmi più del male ovunque sia
Amore mio portami via
Tu
Tu sai comprendere
Questo silenzio che determina il confine fra i miei dubbi e la realtà
Da qui all’eternità tu non ti arrendere
Portami via dai momenti
Da questi anni violenti
Da ogni angolo di tempo dove io non trovo più energia
Amore mio portami via

Raige e Giulia Luzi con “Togliamoci la voglia”

di Zibba – A. Vella – A. Iammarino – L. Chiaravalli
Ed. Warner Chappell Music Italiana/Edizioni Curci/Music Union/Eclectic Music Group
Milano

Cosa c’è che non hai che vorresti avere
Cosa c’è che ti vuole e lo lasci andare
Cosa c’è che ti tocca e non puoi toccare
Cosa c’è che ti frena e c’è da saltare
Togliamoci la voglia stanotte
Ascoltiamo questo istante
E se non ci pensi sarà più forte
Se qualcosa resta, resta qua
Togliamoci la voglia stanotte
Comunque mi perdonerei
A me capita con te
A me capita con te
Cosa c’è che comincia e tu devi andare
Cosa c’è che è in discesa se vuoi salire
Cosa c’è di sbagliato a sentirsi giusti
Tipo adesso io e te e fuori tutti
Cosa c’è di importante tienilo a mente
Tipo io e te, il resto non ci fotte niente
Togliamoci la voglia stanotte
Ascoltiamo questo istante
E se non ci pensi sarà più forte
Se qualcosa resta, resta qua
Togliamoci la voglia stanotte
Comunque mi perdonerei
A me capita con te
A me capita con te
Non facciamo finta che non sia normale
Quando senti tutto, tutto quanto vale
A me capita con te
A me capita con te
Non facciamo finta, lo sai che ci fa male
Quando ci sei dentro poi dove vuoi andare
A me capita con te
A me capita con te
Di fare l’alba come se fosse la prima volta che lo faccio
Ridere di gusto
Avere tatto
A me capita con te di non sentire la sveglia
Di avere fretta
Di capire che la casa è qualcuno che ti aspetta
A me capita con te di non avere fame
Di avere sete
Di non sapere più che fare
E ora togliamoci la voglia
Togliamoci i vestiti
Ci vuole un gran coraggio ad essere felici
A me capita con te
Togliamoci la voglia stanotte
Ascoltiamo questo istante
E se non ci pensi sarà più forte
Se qualcosa resta, resta qua
Togliamoci la voglia stanotte
Comunque mi perdonerei
A me capita con te
A me capita con te
Bruciamo forti questa notte
Fari sopra un promontorio
Il mare bussa sugli scogli
E il vento taglia, rasoio
A me capita con te di non vedere le stelle cadere
Ma nascere
E di arrivare ad amare le chiacchiere
Di capire un po’ di gossip
Non pensare ai presupposti
Di averti a tutti i costi
A me capita con te
A me capita con te
A me capita con te

Gigi D’Alessio con “La prima stella”

Potessi avere io le ali e scavalcare il cielo
Volare oltre l’universo
E arrivare dove niente è più lo stesso
Vorrei farti vedere il viso mio com’è cambiato
Qualche ruga mi ha graffiato
Come vedi gli anni passano
Ma non ho chiuso il cuore
Io posso ancora amare
Ho mille sogni ancora da inseguire
Ed il più bello so a chi regalare
Il tempo perso da restituire
A chi mi deve un giorno perdonare
Vorrei Gli occhi tuoi nei miei
Per guardare insieme
Tutto quello che tu forse non hai visto
Sai quante volte io
Ti ho invocato aiuto
Ed ho implorato pure Dio
Che ho sentito sempre mio
Quante volte ti ho cercato
E ti ho parlato
Ed ho sperato Mentre guardavo con gli occhi in su
Che la prima stella accesa Quella fossi tu
Adesso un fiore nasce pure senza sole
Un figlio può arrivare
Anche senza far l’amore
Chi è pronto per morire
Non ha la croce al muro
Che c’è una porta aperta sopra il mare
Per chi da guerre cerca di fuggire
Dal vecchio male ci si può salvare
E avrei potuto anche vederti invecchiare
Sento la voce tua
Ma è nella mente mia
Quello che posso solamente fare
È accarezzare una fotografia
Quante volte ti ho cercato
E ti ho parlato
Ed ho sperato
Mentre guardavo con gli occhi in su
Che la prima stella accesa
Quella fossi tu

Bianca Atzei con “Ora esisti solo tu”

di F. Silvestre
Ed. Baraonda Edizioni Musicali/Ultrasuoni
Bergamo

Ti sembra strano lo capisco, ma era passato tanto tempo,
Da quel sapore così dolce che lascia una carezza addosso
Quel mio carattere un po’ schivo l’ho sotterrato già da un pezzo
E non è neanche più un ricordo,
Voglio soltanto dirti tutto quello che mi passa per la mente
Voglio fregarmene di tutto ciò che poi, che poi, dirà la gente
Ma ti rendi conto amore che da quando stiamo insieme non esiste più una nuvola
Che gran voglia di partire, che gran voglia di ballare, fino a notte profondissima
E sarà che se sto bene è perché non penso più
A chi mi ha fatto soffrire voglio solo cancellare, ora esisti solo tu
Sarò stupida e testarda, illusa, fragile ma onesta
E dico senza vergognarmi, che questa volta è quella giusta
Amore prendimi per mano, voglio correre veloce, come due pazzi verso il sole
Voglio soltanto dirti tutto quello che mi passa per la mente
E poi, voglio fregarmene di tutto ciò che poi, che poi dirà la gente
Ma ti rendi conto amore che da quando stiamo insieme non esiste più una nuvola
Che gran voglia di partire, che gran voglia di ballare fino a notte profondissima
E sarà che se sto bene è perché non penso più
A chi mi ha fatto soffrire voglio solo cancellare, ora esisti solo tu
E sarà che se sto bene è perché non penso più
A chi mi ha fatto soffrire voglio solo cancellare, ora esisti solo tu

Marco Masini con “Spostato di un secondo”

di Zibba – M. Masini – D. Calvetti
Ed. Warner Chappell Music Italiana – Milano

Mi sono incontrato a cinque anni cadendo
E ho scoperto che cadere fa male
Nel primo schiaffo ho capito il pianto
E che se è non strettamente vitale non si deve rubare
Ho scoperto che l’amore è un’arte da capire
E l’ho scoperto così semplicemente amando
Che tutto cambia mentre lo stai vivendo
E che alcune cose si allineano a stento
Si allineano a stento
Un’altra volta indietro e ritrovarmi nudo
E ritrovar la voglia di riempire ogni vuoto
E fare tutto di nuovo, fare tutto di nuovo
Di nuovo
Un attimo dopo
E adesso vorrei sapere
Come sarebbe il mondo
Se tutto quanto fosse
Spostato di un secondo
Adesso ti vedrei
Scegliere di restare
E invece te ne vai
E io, io ti lascio andare
Io che con la nicotina non ho fatto pace
Vorrei tornare lì per non provare nemmeno
Vedere da grande come diventa una voce
Se non la vizi con trent’anni di veleno
Io che da sempre le considerazioni
E se sei segnato è dalle tue azioni e dalle onde del mare
Poi uno sconosciuto fa sentire una canzone
E riparte dal suo nome per ricominciare
E adesso vorrei sapere
Come sarebbe il mondo
Se tutto quanto fosse
Spostato di un secondo
Adesso ti vedrei
Scegliere di restare
E invece te ne vai
E io, io ti lascio andare
E tornerei daccapo
Nella stessa stanza
Fare tutto di nuovo
A un metro di distanza
Per ricadere ancora
Negli stessi istanti
Negli stessi posti
Magari un po’ più avanti
Come se fosse un altro vento
Una seconda occasione
Uno sguardo distante
L’altra faccia della stessa emozione
Fare tutto di nuovo
Un attimo dopo
E adesso vorrei sapere
Come sarebbe il mondo
Se tutto quanto fosse
Spostato di un secondo
Adesso ti vedrei
Scegliere di restare
E invece te ne vai
E io, io ti lascio andare
Mi sono incontrato questa mattina cadendo
E mi stupisce ancora che cadere fa male
Un altro schiaffo e ho capito il pianto
Un altro schiaffo e ho capito il pianto
Mi sono incontrato questa mattina cadendo
E mi stupisce ancora che cadere fa male
Un altro schiaffo e ho capito il pianto
E se è non strettamente vitale non rinunciamo ad amare

Fiorella Mannoia con “Che sia benedetta”

di Amara – S. Mineo – Amara
Ed. Edizioni Avarello/Edizioni Curci/Gianni Rodo/Iansà Ed. Mus. – Roma – Milano – Latina – Roma

Ho sbagliato tante volte nella vita
Chissà quante volte ancora sbaglierò
In questa piccola parentesi infinita quante volte ho chiesto scusa e quante no.
È una corsa che decide la sua meta quanti ricordi che si lasciano per strada
Quante volte ho rovesciato la clessidra
Questo tempo non è sabbia ma è la vita che passa che passa.
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
Tenersela stretta
Siamo eterno siamo passi siamo storie
Siamo figli della nostra verità
E se è vero che c’è un Dio e non ci abbandona
Che sia fatta adesso la sua volontà
In questo traffico di sguardi senza meta
In quei sorrisi spenti per la strada
Quante volte condanniamo questa vita
Illudendoci d’averla già capita
Non basta non basta
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta a tenersela stretta
A chi trova se stesso nel proprio coraggio
A chi nasce ogni giorno e comincia il suo viaggio
A chi lotta da sempre e sopporta il dolore
Qui nessuno è diverso nessuno è migliore.
A chi ha perso tutto e riparte da zero perché niente finisce quando vivi davvero
A chi resta da solo abbracciato al silenzio
A chi dona l’amore che ha dentro
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
E siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
A tenersela stretta
Che sia benedetta

Clementino con “Ragazzi fuori”

di C. Maccaro – F. Rizzo – S. Tognini – P.M. Lombroni Capalbo – C. Maccaro
Ed. Babadum/Giovanni Valle/Del Bar
Milano – Serrone (FR) – Milano

Resto fino a quando sorriderai, tra le luci del mattino e poi
Questa non è l’aria che respirerai, ricordi quando eravamo noi
Resto fino a quando sorriderai, non ti sveglio in questo sogno
Scriverò sui muri della mia città, storie di ragazzi fuori
Finalmente stai dormendo
E via i pensieri in una stanza e non arriva il vento
Ricordo i passi, i calcinacci e tutto in quel momento
I primi viaggi da ragazzi e quanto eri contento
Non bastano risate qua per stare più sereno
Se questa vita ti ha servito pane col veleno
Una giornata normale, buttato in un locale
Quando tutto sembra uguale, giochi a carte con il male
E con due piedi dentro beh ci sono stato anch’io
Quando raschiavo il fondo inginocchiato a un falso Dio
Tu ca me parl cu l’uocchie e veco a faccia e papà
Ferite ngopp ginocchia scugnizzi dint a sta città
Resto fino a quando sorriderai, tra le luci del mattino e poi
Questa non è l’aria che respirerai, ricordi quando eravamo noi
Resto fino a quando sorriderai, non ti sveglio in questo sogno
Scriverò sui muri della mia città, storie di ragazzi fuori
È passato un altro inverno ragazzi fuori
Sotto il cielo e le rovine di palazzi e cori
Aspetto il treno delle tre qui dalla ferrovia
Mi dici «come stai», ti dico «come vuoi che stia»
Tutto si aggiusta via,
Ancora attendo, non comprendo questa giusta via
Per quanto tosta sia, non stare più in balia
È questo schifo che ha rubato tutta l’energia
Di questa vita mia
Siamo ragazzi soli perdonateci signori
Di queste intrusioni, ma quali illusioni
Nuovi messaggi, nuove generazioni nell’era delle menzogne e del buio
Siamo ragazzi fuori
Resto fino a quando sorriderai, tra le luci del mattino e poi
Questa non è l’aria che respirerai, ricordi quando eravamo noi
Resto fino a quando sorriderai, non ti sveglio in questo sogno
Scriverò sui muri della mia città, storie di ragazzi fuori
Storie di ragazzi fuori
Le mie storie di ragazzi fuori
Storie di ragazzi fuori
Eravamo noi, dove eravamo noi
Storie di ragazzi fuori
Resto fino a quando sorriderai, tra le luci del mattino e poi
Questa non è l’aria che respirerai, ricordi quando eravamo noi
Resto fino a quando sorriderai, non ti sveglio in questo sogno
Scriverò sui muri della mia città, storie di ragazzi fuori

Chiara Galiazzo con “Nessun posto è casa mia”

Nessun posto è casa mia
Ho pensato andando via
Soffrirò nei primi giorni ma
So che mi ci abituerò
Ti cercherò nei primi giorni
Poi mi abituerò
Perché si torna sempre dove si è stati bene
E i posti sono semplicemente persone
Partenze improvvise, automobili, asfalto
Le ombre di una notte in provincia
Il coraggio di chi lascia tutto alle spalle e poi ricomincia
Non era la vita che stavamo aspettando ma va
[bene lo stesso
È l’amore che rende sempre tutto pazzesco
Nessun posto è casa mia
L’ho capito sì… andando via
È sempre dura i primi tempi ma
So che mi ritroverò
Avrò sempre occhi stanchi e mancherai
Poi mi abituerò
Perché si torna sempre dove si è stati bene
E i posti sono semplicemente persone
Voglia di tornare, luci basse, stazioni
Anche se non ci sarà nessuno ad aspettarti
La bellezza di chi nonostante tutto sa perdonarti
Non era la vita che stavamo aspettando ma va bene lo stesso
È l’amore che rende sempre tutto perfetto
È l’amore che passa si ferma un momento,
[saluta e va via
È l’amore che rende i tuoi silenzi casa mia

Francesco Gabbani con “Occidentali’s Karma”

di Fr. Gabbani – F. Ilacqua – L. Chiaravalli – Fr. Gabbani – Fi. Gabbani – L. Chiaravalli
Ed. BMG Rights Management (Italy)/Baby Angel Music/The Saifam Group/Music Union
Milano – Bergamo – Lugagnano di Sona (VR) – Milano

Essere o dover essere
Il dubbio amletico
Contemporaneo come l’uomo del neolitico.
Nella tua gabbia 2×3 mettiti comodo.
Intellettuali nei caffè
Internettologi
Soci onorari al gruppo dei selfisti anonimi.
L’intelligenza è démodé
Risposte facili
Dilemmi inutili.
AAA cercasi (cerca sì)
Storie dal gran finale
Sperasi (spera sì)
Comunque vada panta rei
And singing in the rain.
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Piovono gocce di Chanel
Su corpi asettici
Mettiti in salvo dall’odore dei tuoi simili.
Tutti tuttologi col web
Coca dei popoli
Oppio dei poveri.
AAA cercasi (cerca sì)
Umanità virtuale
Sex appeal (sex appeal)
Comunque vada panta rei
And singing in the rain.
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Quando la vita si distrae cadono gli uomini.
Occidentali’s Karma
Occidentali’s Karma
La scimmia si rialza.
Namasté Alé
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma

Elodie con “Tutta colpa mia”

Se fosse tutta colpa mia
Non me lo perdonerei
Quante volte hai detto
Il tempo non cancella
Nella mia stanza l’odore di noi
Che non passa mai
Che lentamente scivola come pioggia su di me
E mi bagna la faccia, lascia un solco perfetto
Ti sorrido distrutta
Sono pazza lo ammetto
Amore amore amore andiamo via
Chiudo gli occhi non m’importa ma tu portami via
Amore amore amore amore mio
Ogni giorno mi sveglio e tu sei già andato via
[ancora
Si forse è solo colpa mia
Così non ci pensi più
Sono molto brava sai a rovinare tutto
Tu sei perfetto non sbagli mai
In tutto ciò che fai
Sei abile a nasconderti
Ma non sai rinunciare a me
Come solo due sguardi
Sanno tenersi la mano
Basta un attimo solo per scappare lontano
Amore amore amore andiamo via
Chiudo gli occhi non m’importa ma tu portami via
Amore amore amore amore mio
Ma ogni giorno mi sveglio e tu sei già andato
[via ancora
Sono qui tra le cose da fare
Io cerco la calma vivendo la normalità
Nei messaggi nascondo il bene che sento
Riempie i polmoni e so già
Noi due siamo diversi
Ma come due pazzi
Ci urliamo contro
E poi passeremo la notte dicendo
Amore amore amore andiamo via
Chiudo gli occhi non m’importa ma tu portami via
Amore amore amore amore mio
Ma ogni giorno mi sveglio e tu sei già andato via
Amore amore amore è una follia
Apro gli occhi non m’importa
Ma tu vattene via
Amore amore amore amore mio
Ora spengo la luce e ti lascio
Questa notte ancora

Michele Zarrillo con “Mani nelle mani”

di G. Artegiani – M. Zarrillo
Ed. Starpoint International/Gli Assolati Vetri – Roma

E poi passano così…, te ne accorgi quando sono andati via,
E ti lasciano aggrappato ad una scia di ricordi, di ricordi…
Quanti sono i giorni belli di un amore,
Quelli che non te li puoi dimenticare,
E nascondi dentro al cuore,
E quando stai male, li vai a spolverare…
Mani nelle mani, vedo due ragazzi ingenui,
Dentro un mondo di canzoni e di poesia,
Domani, noi domani…, ma stanotte tu rimani,
Non mi chiedere di farti andare via
Tu sei passione e tormento, tu sei aurora e tramonto,
Vorrei che fossimo eterni, vorrei tornare a quei giorni
A quel viaggio che dormimmo in un fienile,
Ad un valzer da ubriachi in riva al mare…,
A una stanza dove ci batteva il sole tutto il giorno,
Tutto intorno…
Dove vanno i giorni belli di un amore,
Quei momenti che non puoi più cancellare,
Si addormentano nel cuore, e quando fa buio
Li vai a accarezzare…
Mani nelle mani, siamo due ragazzi ingenui
Ancora in cerca di canzoni e di poesia,
Domani è già domani, adesso dimmi se rimani
O sei convinta di volere andare via…
Tu sei passione e tormento, tu sei aurora e tramonto…
Mani nelle mani… le tue mani… le tue mani tra le mie…
Tu sei passione e tormento, tu sei il mio giuramento…,
Vorrei che fossimo eterni, e con te, tornare a quei giorni

Ermal Meta con “Vietato morire”

Ricordo quegli occhi pieni di vita
E il tuo sorriso ferito dai pugni in faccia
Ricordo la notte con poche luci
Ma almeno là fuori non c’erano i lupi
Ricordo il primo giorno di scuola
29 bambini e la maestra Margherita
Tutti mi chiedevano in coro
Come mai avessi un occhio nero
La tua collana con la pietra magica
Io la stringevo per portarti via di là
E la paura frantumava i pensieri
Che alle ossa ci pensavano gli altri
E la fatica che hai dovuto fare
Da un libro di odio ad insegnarmi l’amore
Hai smesso di sognare per farmi sognare
Le tue parole sono adesso una canzone
Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
Figlio mio ricorda
L’uomo che tu diventerai
Non sarà mai più grande dell’amore che dai
Non ho dimenticato l’istante
In cui mi sono fatto grande
Per difenderti da quelle mani
Anche se portavo i pantaloncini
La tua collana con la pietra magica
Io la stringevo per portarti via di là
Ma la magia era finita
Restava solo da prendere a morsi la vita
Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
Figlio mio ricorda
L’uomo che tu diventerai
Non sarà mai più grande dell’amore che dai
Lo sai che una ferita si chiude e dentro non si vede
Che cosa ti aspettavi da grande, non è tardi per ricominciare
E scegli una strada diversa e ricorda che l’amore non è violenza
Ricorda di disobbedire e ricorda che è vietato morire, vietato morire
Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
E ricorda che l’amore non ti spara in faccia mai
Figlio mio ricorda bene che
La vita che avrai
Non sarà mai distante dell’amore che dai.
Ricorda di disobbedire
Perché è vietato morire.
Ricorda di disobbedire
Perché è vietato morire
Perché è vietato morire
Vietato morire

Lodovica Comello con “Il cielo non mi basta”

Lascia pure che io mi avvicini un po’, quanto non so
Giusto il tempo di farci male e andare via di schiena
Ci nasconderemo al buio per non farci prendere
Dalle luci del mondo, dal rumore sordo delle macchine
Mi prenderò solo un po’ di te
Un istante di complicità
Un deserto di felicità
Che passerà e lascerà la polvere
Che come il vento ci confonderà
Respiriamo insieme questa luna piccola che muore
Ci nasconderemo bene, proveremo a vivere
Anche solo un momento, come se non esistessero le regole
Mi prenderò solo un po’ di te Un istante di complicità
Un deserto di felicità Che passerà e lascerà la polvere
Che come il vento ci confonderà
E anche se vuoi darmi il cielo non mi basta
Lascia pure che io mi avvicini un po’, quanto non so
Mi prenderò solo un po’ di te
Un istante di complicità
Un deserto di felicità
Che passerà e lascerà la polvere
E anche se vuoi darmi il cielo non mi basta
Il cielo non mi basta
Il cielo non mi basta

Al Bano Carrisi con “Di rose e di spine”

di M. Fabrizio – A. Carrisi – K. Astarita – M. Fabrizio
Ed. Curci/Ed. Mus. Carrisi/Ottododici/Studio Lead
Milano – Cellino San Marco (BR) – Roma

Che cosa resta della notte
E delle mie malinconie
Un temporale che si abbatte
Su tutte le infinite vie
Di questo cuore
Esisti tu
Nei miei pensieri
Un sole eterno che mai più tramonterà
Rimane il tempo
Dei desideri
E la certezza di una sola verità
Che un’altra vita non mi basterà
Per dirti tutto ciò che sento dentro me
E brucerà
Questo mio fuoco che nessuno spegnerà
Io ti amo sempre più
Io ti amo ancor di più
Di questo amore senza fine
Di rose, di spine
Non voglio più dover andare
Non voglio più essere altrove
Com’è infinito questo mare
Che mi riporta sempre dove
Esisti tu
Esisti tu che sei la sola verità
Un’altra vita non mi basterà…
Per dirti tutto ciò che sento dentro me
E brucerà
Questo mio fuoco che nessuno spegnerà
Io ti amo sempre più
Io ti amo ancor di più
Di questo amore senza fine
Di rose, di spine
Di rose, di spine

Nesli e Alice Paba con “Do retta a te”

di F. Tarducci – O. Grillo – F. Tarducci
Ed. Universal Music Italia/Go Wild – Milano

Do retta al tuo cuore, ti lascerò andare
Ma poi non tornare perché fa più male
Do retta al cammino, restarti vicino
O correre lontano andando verso il mio destino.
Do retta al tempo che tutto lava
Che fa sbiadire quanto mi amava
Quanto mi odiava, do retta a questo
Alla prigione che ogni giorno costruisco.
Senza catene addosso è solo il bene che ora posso esprimere
E ridere perché ho imparato solo adesso a vivere.
Tu se questo è il senso lo sai tu
Quello che cerco non c’è più
Restare uniti oppure persi in questa vita e ricomincia quando è già finita
Tu dicevi non ci penso più
Volevi il cielo sempre blu
La notte è lunga un giorno e io non torno mai, do retta ai guai che mi hai dato tu.
Do retta a mio padre che dice di andare e di stare attento alle donne perché ti fanno cambiare.
Do retta al mondo e al solo credo che ci governa come impazziti.
Senza catene addosso è solo il bene che ora posso esprimere e ridere perché ho imparato solo adesso a vivere.
Tu se questo è il senso lo sai tu
Quello che cerco non c’è più
Restare uniti oppure persi in questa vita e ricomincia quando è già finita
Tu dicevi non ci penso più
Volevi il cielo sempre blu
La notte è lunga un giorno e io non torno mai, do retta ai guai che mi hai dato tu.
Persa in tutte le strade che portano sempre in un posto
Come le persone si incontrano e vanno all’opposto
Come le persone si incontrano e vanno all’opposto e vanno all’opposto.
Tu dicevi non ci penso più
Volevi il cielo sempre blu
La notte è lunga un giorno e io non torno mai, do retta ai guai che mi hai dato tu